Prima ancora che sorga l’alba di una nuova stagione, la Formula 1 ha già ricominciato a posizionare paletti che ne indirizzeranno il prossimo futuro. A Londra infatti, nella giornata di lunedì, la F1 Commission si è riunita in presenza di Stefano Domenicali e Nikolas Tombazis per confrontarsi su alcune novità da introdurre nel domani del Circus.
La discussione, stando a quanto riportato dal comunicato ufficiale pubblicato dalla FIA, ha riguardato essenzialmente cinque punti: l’utilizzo di termocoperte per pneumatici da bagnato, i team radio tra scuderie e piloti, la regolamentazione del parco chiuso negli eventi Sprint, le modifiche ad alcuni tracciati presenti nel calendario e alcune variazioni nel regolamento sportivo, tecnico e finanziario.
La prima notizia è che, almeno in alcuni casi, l’abbandono delle termocoperte – paventato e poi finito nel dimenticatoio – diventerà realtà. “A seguito dei test condotti con successo da Pirelli con il supporto dei team” – si legge sul comunicato della Federazione – “Pirelli ha messo a punto un pneumatico da bagnato molto più performante rispetto alla precedente specifica, che non richiede l’utilizzo di termocoperte. Questo pneumatico sarà disponibile a partire dal GP di Formula 1 dell’Emilia Romagna 2023”. In più, nell’ottica di migliorare il comportamento delle monoposto sul bagnato (e conseguentemente lo show offerto agli spettatori anche in caso di pioggia), “è in preparazione una direttiva tecnica che permetterà ai team di svolgere lavoro di sviluppo sul pacchetto da bagnato senza che questo stesso lavoro di sviluppo venga conteggiato sia nei test aerodinamici sia nel tetto dei costi. I test potranno essere programmati tanto nel secondo quanto nel terzo trimestre del 2023”.
Se la proposta di allentare le restrizioni riguardanti la comunicazione radio tra team e piloti non sembra poi poter impattare così tanto sul futuro della Formula 1, lo stesso pare non potersi dire circa le modifiche al regime di parco chiuso ipotizzate in caso di eventi Sprint. “Nell’ottica di ridurre l’attuale eccessivo carico di lavoro per il personale tecnico e i commissari tecnici della FIA durante gli eventi che prevedono una sessione Sprint, la Commissione ha approvato una revisione della politica di accettazione delle richieste di modifiche da effettuare in parco chiuso” – si legge infatti sul comunicato della Federazione – “Saranno permessi interventi in regime di parco chiuso per cambiare componenti danneggiati o che si teme possano causare cedimenti. Gli interventi dovranno essere auto dichiarati, e si potrà operare sulla vettura a partire dalle qualifiche del venerdì fino al via della gara”.
Veniamo poi alle modifiche subite – o da subire – da alcuni dei circuiti presenti nel calendario: a Jeddah sono stati fatti dei cambiamenti per migliorare la visibilità in ingresso di curva, Baku e Miami saranno completamente riasfaltati, nella pit lane di Zandvoort ci saranno ora 1,5 m di spazio tra una piazzola di sosta e, infine, in Qatar saranno realizzati un nuovo edificio per ospitare i box e una nuova infrastruttura per il paddock. Non solo: la Federazione ha analizzato le zone DRS utilizzate nel 2022 e, in vista del 2023, ha deciso di apportare alcune modifiche al fine tanto di facilitare ulteriormente i sorpassi quanto di renderli più impegnativi lì dove invece è parso troppo semplice sopravanzare il diretto avversario. Variazioni alle zone DRS si avranno quindi in Bahrain, Arabia Saudita, Azerbaijan, Miami e Australia, circuito che vedrà ripristinata addirittura la quarta zona di attivazione dell’ala mobile.
Infine, la F1 Commission ha approvato all’unanimità alcune modifiche minori al regolamento sportivo, tecnico e finanziaro 2023. Tra queste, la FIA segnala “l’introduzione di un periodo di pausa invernale sia per i team che per i motoristi, una revisione del sistema di assegnazione dei punti nei GP durante i quali non si copra la distanza minima pur in assenza di una vera e propria sospensione, delle modifiche alle modalità di accesso alle factory da parte del team di auditing della FIA che si occuperà di verificare il rispetto del budget cap e dei regolamenti tecnici e sportivi e l’adeguamento del tetto di spesa per tutte le gare oltre la 21ª in calendario, per ciascuna delle quali saranno assegnati 1,8 milioni di dollari – e non 1,2 – a causa dell’aumento dei costi dei trasporti”.
Tutte le modifiche di cui sopra passeranno ora al vaglio del Consiglio Mondiale della FIA, che per renderle operative dovrà ratificarle nel corso della prossima riunione. Riunione che, a giudicare dalla tempestività richiesta per molti degli interventi elencati, non potrà farsi attendere molto a lungo.