Azerbaijan, Singapore e Giappone. Sono questi gli ulteriori tre Stati che, a causa della pandemia di COVID-19, nel corso della stagione 2020 di Formula 1 non ospiteranno un weekend di gara del Circus.
In un comunicato pubblicato poco fa sul proprio sito e sui canali Social ufficiali, la F1 ha fatto sapere che i GP di Baku, di Marina Bay e di Suzuka non si terranno quest’anno. “A causa delle continue sfide e difficoltà generate dal COVID-19, noi e gli organizzatori delle gare d’Azerbaijan, di Singapore e del Giappone abbiamo deciso di cancellare le gare in programma per la stagione 2020“ – scrive la Formula 1 – “Queste decisioni sono state prese per via dei problemi che i vari promoter stanno incontrando nei rispettivi paesi. A Singapore ed in Azerbaijan i lunghi tempi necessari per creare il circuito cittadino hanno reso impossibile ospitare gli eventi durante un tale periodo d’incertezze, mentre in Giappone le restrizioni ai viaggi ancora in vigore hanno portato alla decisione di cancellare il GP”.
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Il Circus, mentre registra la forzosa defezione di altri tre appuntamenti del suo calendario originario, si dice comunque fiducioso per quanto riguarda la possibilità di far ospitare alcuni fine settimana di gara in circuiti diversi da quelli in cui avrebbe dovuto fare tappa. “Abbiamo fatto progressi significativi con già esistenti e nuovi promoter per quanto riguarda il nuovo calendario” – si legge ancora nel comunicato della F1 – “Siamo stati particolarmente rinfrancati dall’interesse che è stato mostrato da nuovi impianti circa l’organizzazione di un weekend di gara della Formula 1 nel corso della stagione 2020. Lo apprezziamo molto, soprattutto in un periodo incerto e complesso per tutto il momento, e continueremo ad assicurarci che l’annata proceda in modo prudente e sempre pronto a delle modifiche. Abbiamo a disposizione piani di sicurezza stringenti e dettagliati, per far sì che la stagione si possa disputare nel modo più sicuro possibile”.
E’ verosimile, a questo punto, pensare che la permanenza in Europa della F1 sia destinata a prolungarsi al di là dei primi 8 GP previsti nel calendario pubblicato qualche settimana fa. “Le cose si stanno evolvendo a gran velocità, ma noi abbiamo ancora tempo. Abbiamo diverse opzioni al vaglio, e siamo fiduciosi di poter avere una grande seconda metà di stagione“ – ha dichiarato nella giornata di ieri Ross Brawn – “La situazione rende necessario avere una stagione europea estesa, con ancora una o due gare nel Vecchio Continente. Credo che Bahrain ed Abu Dhabi saranno i punti fermi per quanto riguarda il finale della stagione, almeno da quanto possiamo vedere ora. Questi due GP, assieme agli 8 già confermati, ci dicono che i fine settimana di gara nel 2020 saranno almeno 10. Troveremo almeno altri cinque o sei buoni GP nel mentre”. Crescono dunque le quotazioni di circuiti come Mugello, Imola, Hockenheim e Portimao: tutti impianti che, nel corso delle passate settimane, hanno più volte dato la loro disponibilità ad ospitare un weekend del Circus. “Ci sono una serie di circuiti europei in cui potremmo far disputare una o due gare per essere sicuri di avere una stagione più fitta. Non è però ancora arrivato il momento di dire se e dove terremo questi ulteriori GP europei, perché stiamo ancora lavorandoci su“, ha infine concluso Ross Brawn.