I guardrail e i muretti che ti circondano, ti avviluppano, ti stringono in una morsa che non lascia quasi mai scampo. I palazzi e le navi che scorrono via, velocissimi, ai lati della tua macchina mentre tu sfrutti insegne, cartelli stradali, lampioni per cercare il riferimento giusto per la staccata. Il mondo che ti guarda con un’attenzione maggiore rispetto al solito. Il GP di Monaco è tutto questo, ma anche molto di più.
Perché le stradine del Principato, nel corso della storia di questo sport, sono state cornice di alcune tra le più belle imprese che la F1 ricordi. Qui, tra gli attraversamenti pedonali, il paddock costruito lì dove i turisti passeggiavano fino a poche settimane prima, i miliardari e le luci patinate dei riflettori, si è fatta più volte la Storia del Circus. Perché non può essere considerato un tracciato come un altro una pista che, per un centimetro in più o uno in meno, può consegnarti alla Leggenda o farti sprofondare nell’Oblio.
3,337 km. E’ questa la distanza che si copre in un giro del circuito monegasco, con i piloti della F1 che al termine dei 78 passaggi previsti avranno percorso complessivamente 260,286 km. Una distanza ridotta, che però assume le sembianze di un’eternità se la si deve coprire in un toboga composto da 19 curve – delle quali 11 a destra ed 8 a sinistra – rimaste quasi tutte immutate ed insensibili allo scorrere del tempo. L’estrema tortuosità del circuito (i team utilizzano qui le configurazioni aerodinamiche con il più alto carico dell’intera stagione) fa sì che solamente per il 43% del tempo sul giro i piloti siano con l’acceleratore completamente pigiato, ed è per questo che il consumo di carburante viene classificato come basso. Montecarlo viene poi classificato da Brembo come un circuito mediamente impegnativo, per via delle velocità non particolarmente elevate che verranno raggiunte durante il weekend (le previsioni parlano di punte di circa 285 km/h). A complicare la vita dell’impianto frenante provvederà il tempo trascorso dai piloti con il pedale del freno pigiato, qui pari a circa 14″75 nel corso di ogni giro ed equivalente al 21% dell’intera durata del GP, un valore record ed irripetibile nell’attuale calendario della F1.
Tra le stradine monegasche non è l’entità delle frenate a rappresentare un problema, ma il loro numero: l’impianto frenante viene infatti chiamato in causa circa 700 volte nel corso del GP, la decelerazione media registrata durante la gara è pari a 3,3 G ed i tecnici della Brembo hanno calcolato che, al termine della corsa, ciascun pilota avrà esercitato sul pedale del freno un carico di oltre 73 tonnellate. La staccata più impegnativa del GP di Monaco è la prima curva, la Sainte Devote, in cui si passa dai 283 km/h ai 113 km/h in 85 metri, impiegando 1″66 e con una decelerazione di 4,3 G, ma impegnative sono anche la Curva 10 (la Nouvelle Chicane), in cui si passa da 287 km/h a 87 km/h in 102 metri, impiegando 2″28 e con una decelerazione di 4,1 G, e la Curva 12 (la Tabac), in cui si scende da 235 km/h a 170 km/h in 51 metri, impiegando 0″93 con una decelerazione di 3,9 G Non troppo stressata è poi la trasmissione, con il GP del 2021 che in media ha fatto registrare 52 cambi marcia nel corso di ogni giro.
Vista la pressoché totale assenza di tratti rettilinei, una sola è la zona DRS, situata sul rettilineo di partenza/arrivo con il Detection Point piazzato prima dell’ingresso de La Rascasse, la Curva 18 del tracciato. Va da sé che con pochi rettilinei e la sede stradale più stretta dell’intero Mondiale, a Montecarlo non ci siano molti punti di sorpasso. Al contrario, elevatissima è la probabilità di veder scendere in pista la Safety Car, che si attesta infatti al 60%, mentre per effettuare un Pit Stop ideale occorrono 24″155. Il record tra le stradine del Principato appartiene a Lewis Hamilton, che nel 2021 ha fermato il cronometro sull’1’19″909 a bordo della sua Mercedes W12, con l’inglese che detiene anche il record assoluto, stabilito nel 2019 nel Q3 in 1’10″166. L’edizione 2021 del GP di Monaco è stata vinta da Max Verstappen, che ha chiuso sul podio davanti a Carlos Sainz e a Lando Norris, mentre il poleman Charles Leclerc non ha preso il via a causa dei problemi causati dall’incidente in qualifica.
Per il GP di Monaco Pirelli ha messo a disposizione dei team e dei piloti le tre mescole più morbide della gamma 2022, vale a dire la Hard C3, la Medium C4 e la Soft C5.“Monaco è spesso descritta come una delle gare più imprevedibili dell’anno – ha commentato Mario Isola – ma la verità è che le qualifiche assumono un significato particolare in quanto su questo tracciato la posizione in pista è fondamentale. Di conseguenza, capire come ottenere il massimo dalla mescola C5 più morbida, che finora quest’anno è stata portata solo al Gran Premio di Australia, sarà un aspetto chiave delle prove libere. Visto che ora la regola che richiedeva ai primi 10 piloti di iniziare la gara con i pneumatici con cui avevano superato la Q2 non esiste più, quest’anno potremmo vedere strategie diverse. Alcuni piloti potrebbero scegliere mescole più dure al via per effetture un primo stint lungo, data la difficoltà a sorpassare. Altri invece potrebbero scegliere un approccio più tradizionale partendo con la mescola più morbida. Insomma, è una gara in cui la strategia può fare davvero la differenza”. Non è escluso comunque che le vetture utilizzino le FullWet e le Intermedie, poiché per domenica sono previsti temporali.
A differenza degli altri anni, da quest’anno è stata abolita la tradizione che voleva il weekend iniziare al giovedì, e pertanto le . Il GP del Principato sarà trasmesso in diretta solo su Sky Sport F1 (canale 207), mentre in chiaro qualifiche e gara saranno in differita su TV8. Ecco dunque tutti gli orari del weekend, mentre per scoprire il programma della Formula 2 potete cliccare qui.
Venerdì 27 maggio
- 14:00 – 15:00 -> FP1 | diretta Sky
- 17:00 – 18:00 -> FP2 | diretta Sky
Sabato 28 maggio
- 13:00 – 14:00 -> FP3 | diretta Sky
- 16:00 -> Qualifiche | diretta Sky / differita su TV8 alle 18:30
Domenica 29 maggio
- 15:00 -> GP Monaco | diretta Sky / differita su TV8 alle 18:00