La McLaren ha chiuso in testa anche le FP3 del GP di Ungheria di F1. Lando Norris ha preceduto di 44 millesimi il compagno di squadra Oscar Piastri e di ben 281 millesimi Max Verstappen. Ferrari è partita male a inizio sessione, ma è migliorata nel finale. Bene Mercedes, ma staccata da una McLaren irraggiungibile per tutti nel secondo settore, quello con le curve più veloci.
Dopo i confusi risultati delle FP2 di ieri le Red Bull sono subito scese in pista con le stesse configurazioni viste ieri, ovvero Verstappen con la macchina totalmente aggiornata e Perez con solo parte degli aggiornamenti. I due piloti del team austriaco sono stati gli unici a far segnare dei tempi cronometrati nel primo quarto d’ora della sessione durante il quale Verstappen ha effettuato 8 giri con le hard e Perez 6, entrambi con le gomme dure. I due piloti sono poi passati alle simulazioni di gara facendo più di 10 giri a testa sempre con gomme dure, durante le quali Verstappen è stato qualche decimo al giro più veloce del compagno di squadra e fino a un secondo al giro più veloce della simulazione di Norris di ieri. Rispetto a ieri però le temperature dell’aria e dell’asfalto erano molto più basse, tanto da giustificare una differenza di prestazioni importante.
Il programma di lavoro di tutti gli altri team si è concentrato principalmente sulle simulazioni di qualifica e sul trovare l’assetto ideale. Nella prima parte della sessione le due Ferrari hanno avuto molte difficoltà in curva 4, la stessa dove ieri Leclerc era andato a muro. Le monoposto di entrambi i piloti si scomponevano violentemente non appena i piloti toccavano i cordoli più alti fuori dalla curva, ma verso fine sessione la vettura di Maranello è migliorata molto, ma non abbastanza per insidiare i tempi dei migliori. L’impressione, anche guardando gli onboard, è che McLaren e Verstappen siano più veloci rispetto a tutti gli altri con un margine di qualche decimo, un’impressione che si è riflessa anche sui tempi sul giro che hanno visto Lando Norris girare in 1:16.098, Piastri in 1:16.142 e Verstappen in 1:16.379. Alle spalle dei primi 3 c’è stato grandissimo equilibrio, tanto che due decimi in qualifica potrebbero fare la differenza tra arrivare quarto e non entrare in Q3. Alla fine è stato George Russell su Mercedes il più veloce “degli altri” girando 466 millesimi più lento di Norris e precedendo Carlos Sainz (5°, +0.541 s), Ricciardo (6°, +0.554 s), Albon (7°, +0.563 s), Hulkenberg (8°, +0.598 s) e Tsunoda (9°, 0.646 s). Lewis Hamilton e Charles Leclerc sono andati peggio dei rispettivi compagni di squadra nel corso dell’intera sessione e hanno chiuso rispettivamente in decima e undicesima posizione. Il distacco comunque è contenuto, quindi non è detto che la situazione non si ribalti in qualifica.
Fuori dalla top ten Bottas (12°, +0.706 s) che ha preceduto Perez (13°, +0.856 s), Stroll (14°, +0.987 s) e Sargeant (15°, +1.070 s). Gli ultimi 5 posti sono stati occupati da Zhou, Gasly, Magnussen, Alonso e Ocon. Tra i team di seconda fascia Williams e Haas sono sembrate le più in forma mentre Alpine sembra tornata più in difficoltà dopo le buone gare in Spagna e Gran Bretagna. Aston Martin rimane un’incognita: gli aggiornamenti continuano ad arrivare, ma i risultati, per ora, no. In basso la classifica al termine delle FP3 del GP di Ungheria di F1.