close
Formula 1

Cosa c’è di vero (e cosa no) sul debutto di Andrea Kimi Antonelli a Imola





Negli ultimi giorni ha iniziato a circolare la voce di un clamoroso avvicendamento in Williams a partire dal GP dell’Emilia Romagna, con Andrea Kimi Antonelli che andrebbe a sostituire Logan Sargeant: questa voce è però una semplice supposizione al momento, e l’esordio di Antonelli nella gara di Imola sembra più irrealizzabile che plausibile per una serie di motivi, sia regolamentari che di buon senso.

Andrea Kimi Antonelli Mercedes F1
© Mercedes Benz Media

L’ipotesi di Joe Saward

Partiamo dal principio: da dove nasce questa voce? Il primo a parlare di questa ipotesi è stato Joe Saward, giornalista e autore legato al mondo della F1. Sul suo blog, lo scorso 23 aprile, Saward ha pubblicato un lunghissimo post (che potete trovare QUI), in cui, tra le altre cose, parla anche del GP della Cina, dividendo l’analisi per vari temi. Arrivato a parlare della Mercedes, l’inglese dice questo.

La Mercedes ha un problema diverso. Il team sta attualmente valutando se sia una buona idea mettere il suo ragazzo prodigio Andrea Kimi Antonelli al posto di Lewis Hamilton nel 2025. Il 17enne italiano ha recentemente trascorso due giorni testando una Mercedes W12 del 2021 in Austria, ed è prevista una serie di ulteriori test nelle prossime settimane con un W13 del 2022. La squadra sembra desiderosa di promuovere Antonelli, ma è preoccupata che questo possa essere un passo troppo grande, e che sarebbe meglio per lui passare un po’ di tempo in una squadra più piccola prima di unirsi alla Mercedes nel 2026. Antonelli potrebbe essere ceduto in prestito alla Williams, che è alla ricerca di un pilota in questo momento. La Williams prenderebbe Antonelli se potesse averlo per 18 mesi, ma il problema è che non potrà ottenere la Superlicenza FIA fino al 25 agosto, data in cui compirà 18 anni. La Williams potrebbe provare a chiedere un’eccezione alla FIA, visto che per Max Verstappen non ci furono problemi quando debuttò in F1 all’età di 17 anni, e se un giovane ha quello che serve allora dovrebbe essere ammesso. Questo è un ottimo punto.

C’è molto valore nel fatto che la F1 abbia un nuovo astro nascente, in particolare uno italiano. È una storia positiva, e la FIA potrebbe averne bisogno in questo momento. Il rifiuto sarebbe un’altra storia negativa per la Federazione. Se Antonelli ottenesse un’eccezione, sarebbe al volante della Williams a Imola, il 19 maggio, il luogo perfetto per un pilota bolognese per fare il suo debutto in F1.

Joe Saward

Saward quindi non dice esplicitamente che Antonelli sarà a Imola, né fa capire di avere informazioni al riguardo. Semplicemente, analizza la situazione in casa Mercedes: che Antonelli sia un contendente al sedile di Hamilton nel 2025 è stato chiaro a partire dal momento esatto in cui è stato annunciato l’approdo dell’inglese alla Ferrari, e noi stessi ne parlammo qui. La situazione non è così semplice, e non è escluso che l’italiano possa fare un anno in Williams, prima di approdare nel team di Brackley.

A questo punto, Saward dice come Williams potrebbe anche accelerare il processo, schierando Antonelli già a partire dal GP di Imola (che per lui che è di Bologna sarebbe davvero un GP di casa), “salutando” così Logan Sargeant dopo la sua di gara di casa, a Miami. È bene però chiarire un punto: quella di Saward è una riflessione, non è un’indiscrezione, e lo stesso giornalista inglese non alimenta nessuna voce. È da tenere bene a mente questo aspetto, perché tutti quelli che hanno ripreso questa notizia l’hanno fatto citando Saward, e nessuna delle fonti più autorevoli del panorama internazionale ha detto niente al riguardo.

Ci sono poi diverse motivazioni per cui Antonelli non potrebbe e non dovrebbe correre a Imola, sia regolamentari che di buon senso. Analizziamole assieme.

Perché Antonelli NON POTREBBE correre a Imola

Risposta breve: Antonelli è minorenne, e lo sarà fino al 25 agosto, quando compirà 18 anni. Dal 2016 il regolamento per l’ottenimento della Superlicenza FIA, necessaria per correre in F1, è stato modificato pesantemente, inserendo nuovi requisiti. Innanzitutto, è necessario ottenere risultati rilevanti nei tre anni precedenti all’esordio in F1. Piazzandosi in una determinata posizione in una determinata serie si ottengono dei punti, e arrivando a 40 si può “sbloccare” la Superlicenza. Si possono poi ottenere dei punti anche disputando le prove libere dei GP di F1 (1 punto a sessione per un massimo di 10 punti) o completando un intero campionato FIA senza ricevere punti di penalità (2 punti). Per Antonelli questo requisito non è un problema, perché con le vittorie nei campionati di F4 italiano e tedesco nel 2022, e nelle Formula Regional medio orientale e europea nel 2023, ha già raggiunto i punti necessari, che conserverà anche per il 2025 a prescindere da come andrà la stagione in F2. Oltre ai punti, sono requisiti per ottenere la Superlicenza anche il conseguimento di una patente di guida valida e il superamento di un test di conoscenza del regolamento di F1. Questi due punti sono minori, e finora nessuno si è visto negata la Superlicenza per questi.

E infine c’è un ultimo requisito: la maggiore età. L’avere 18 anni è diventato obbligatorio nel 2016, dopo l’esordio di Max Verstappen in Formula 1. Prima semplicemente non era specificato che fosse necessario avere 18 anni, e fu così che Verstappen esordì in Toro Rosso da minorenne: le regole adesso però sono cambiate, ed è anche il motivo per cui, paragonare il caso Antonelli a quello Verstappen, facendo anche “gare di velocità” a chi raggiunge per primo un sedile in F1, è insensato.

Si dice che la FIA potrebbe fare un’eccezione: probabilmente avrebbe il potere per farlo, anche se non c’è certezza. E nel caso lo facesse, ben venga, tutto questo discorso decadrebbe. L’importante è tenere bene a mente che questa situazione è però ben diversa da quella che accadde con Verstappen, quando la FIA non fece nessuna eccezione: semplicemente, non era specificato niente al riguardo, ed ecco perché dall’anno dopo venne introdotta questa modifica.

Perché Antonelli NON DOVREBBE correre a Imola

Ora, abbiamo detto perché la voce non è una vera e propria voce, e abbiamo elencato i motivi regolamentari che impedirebbero ad Antonelli di correre già a Imola. Ma supponiamo che la voce sia vera e che ci sia davvero la possibilità che la FIA dia l’ok. Avrebbe davvero senso vedere Antonelli correre a Imola?

Mi tocca sbilanciarmi, ben conscio che, se dovessi essere smentito, farei una figura di merda: no, non avrebbe senso. Innanzitutto, non è chiaro perché la FIA dovrebbe fare un’eccezione al regolamento per lui: che Kimi sia un fenomeno lo sappiamo, ma l’esordio in Formula 2 non è stato sfavillante. Chiariamoci, chi se ne intende un minimo non si aspettava molto di meglio, dal salto di categoria dalla Regional alla F2, al fatto che sulle prime tre piste (Sakhir, Jeddah e Melbourne) non c’avesse mai corso. Anzi, se escludiamo un paio di errorini, si può persino dire che sarebbe potuto anche andare peggio, consci del fatto che quando la categoria tornerà in pista a Imola, il giovane bolognese della Prema si troverà su piste a lui più familiari. Ma in ogni caso, i risultati conseguiti finora in F2 non sono tali da giustificare un’eccezione, ed è giusto che Antonelli dimostri di meritare il posto con un piazzamento importante a fine anno. Cosa di cui, chi l’ha visto correre, non dubita assolutamente.

Inoltre, Antonelli potrebbe essere il rookie con la minore esperienza al volante di una F1 della storia: finora ha fatto solo due giorni di test al Red Bull Ring con la vettura del 2021, che tra l’altro non è neanche della corrente generazione, introdotta nel 2022. Da regolamento è possibile effettuare test liberi con vetture vecchie almeno due anni, e pertanto si potrebbe provare anche con le auto del 2022: cosa che Antonelli sicuramente farà a breve (EDIT: è sceso in pista con la Mercedes W13 del 2022, proprio a Imola, oggi, 29 aprile 2024). Non potrebbe neanche scendere in pista nelle FP1 prima di Imola, perché a Miami c’è la Sprint Race e sicuramente in Williams vorranno dare il maggior tempo possibile ai piloti titolari. E poi, anche qui, ritorna il discorso delle piste: guardando il calendario 2024 di F1 da Imola in poi, il bolognese non ha mai corso a Monaco, a Montreal, a Silverstone, a Baku, a Singapore, ad Austin, a Città del Messico, a Interlagos, a Las Vegas e a Lusail, mentre nelle altre vi ha corso solo con una Formula Regional, che ha circa un quarto della potenza di una F1.

E infine, un’ultima considerazione: i problemi di Williams con i telai di riserva sono ben noti. Ma per loro converrebbe davvero avere un pilota che sì, è un fenomeno, ma sarebbe comunque un rookie ancora più rookie dei rookie?

In conclusione: ma che fretta c’è? Chi conosce il valore di Antonelli, sapendo anche quanto Mercedes crede in lui, non dubita del fatto che avrà la sua occasione con i giusti tempi e meritandosela sul campo. Perché dobbiamo spingere per averlo già a Imola, tra meno di un mese, col rischio che al primo ipotetico botto nelle FP1 venga subito messo in croce?





Tags : Andrea Kimi Antonelligp imolamercedes amg petronas f1 team
Alfredo Cirelli

The author Alfredo Cirelli

Classe 1999, sono cresciuto con la F1 commentata da Mazzoni, da cui ho assorbito un'enorme mole di statistiche non propriamente utili, che prima che Fuori Traiettoria mi desse la possibilità di tramutarle in articoli servivano soltanto per infastidire i miei amici non propriamente interessati. Per FT mi occupo di fornirvi aneddoti curiosi e dati statistici sul mondo della F1, ma copro anche la Formula E (categoria per cui sono accreditato FIA), la Formula 2, la Formula 3, talvolta anche la Indycar e, se ho tempo, anche tutte le varie formule minori in giro per il mondo.