Doveva essere la qualifica della riscossa, si è trasformata nell’arco di pochi minuti nella qualifica – forse – della resa. Quello del GP del Giappone è stato un sabato pomeriggio che tanto gli uomini Ferrari quanto i semplici tifosi della Scuderia di Maranello non dimenticheranno facilmente, e probabilmente più per l’evidenza degli errori commessi che non per il deludente risultato ottenuto sulla griglia di partenza.
Da ogni dove piove infatti incredulità circa le decisioni del muretto in Rosso, unico tra tutti quelli protagonisti della Q3 di Suzuka ad aver mandato in pista entrambe le proprie monoposto con gomme Intermedie ed asfalto sostanzialmente asciutto: un errore di pochi o una scelta condivisa da molti? Per la seconda versione dei fatti propendono entrambi i piloti del Cavallino Rampante. “All’inizio della Q3 mi è stato chiesto se uscire con le Intermedie, e ho risposto che per me andava bene” – ha detto infatti Sebastian Vettel – “Ovviamente è stata una decisione sbagliata, ma ora è facile dirlo: e poi se avesse piovuto sarebbe stato il contrario, sarebbe bastato uno scroscio con qualche minuto d’anticipo e sarebbe stata una storia completamente diversa“. “Certo, non è stata la nostra sessione migliore in termini di tempismo” – ha proseguito il #5 – “E non è neppure la prima volta che ci ritroviamo in situazioni simili. Siamo una squadra, quindi accetteremo insieme le conseguenze delle nostre decisioni. Domani sarà un altro giorno: non sarà semplice, ma non è neppure detto che debba essere impossibile“.
A fare da eco alle parole di Vettel, salito in 8^ posizione grazie alla penalità di 3 caselle inflitta ad Esteban Ocon da parte della Race Direction, ci ha pensato poi Kimi Raikkonen. “E’ stata una qualifica complicata, con un mix di condizioni. In Q3 credevamo che la pioggia sarebbe arrivata prima, quindi abbiamo deciso di scendere in pista con le Intermedie“ – ha detto infatti il #7 al termine delle qualifiche chiuse in 4^ piazza – “Purtroppo non è successo e ci siamo ritrovati ad essere in ritardo con il timing. E’ ovvio che la posizione in cui siamo non sia ideale, ma alla fine siamo riusciti a mettere assieme un giro. Ovviamente domani sarà davvero difficile, ma proveremo a fare del nostro meglio“.
Squadra dunque compatta ed unita di fronte ad un errore strategico che potrebbe rendere estremamente amara la domenica dei tifosi ferraristi? Sembra di no, dato che le critiche più aspre verso l’operato del muretto in Rosso sono arrivate proprio da lui, dall’uomo che non ti aspetti: Maurizio Arrivabene. “Da quello che avevamo visto nelle prime due manche non credo che la Pole oggi fosse alla nostra portata” – ha detto il Team Principal della Scuderia Ferrari a Motorsport.com – “ma quello che è successo oggi è inaccettabile. Sono molto arrabbiato, non è la prima volta che capitano questi errori. Non voglio puntare il dito contro qualcuno in particolare, ma sono molto deluso”. “A differenza di alcune situazioni del passato, oggi era facile capire cosa stesse accadendo in pista, tanto che i nostri avversari sono tutti usciti dai box con le slick” – ha proseguito Arrivabene – “A volte è più utile staccare gli occhi dal computer per guardare la pista, usando il buon senso: siamo una squadra giovane, probabilmente ci manca il ‘pistaiolo’ che con la sua esperienza sappia leggere situazioni simili nel modo giusto ed in tempi brevi”. E a chi gli chiede se le qualifiche di oggi potranno avere delle ripercussioni all’interno dell’organico del Cavallino Rampante, il Team Principal di Maranello risponde in maniera laconica: “I conti si fanno alla fine. Solo allora si interverrà se lo dovessimo ritenere necessario”.
Si prospetta un finale di campionato non proprio tranquillo, in Casa Ferrari…