Le qualifiche e la Sprint Race del GP degli Stati Uniti a Austin ci hanno fatto vedere i valori delle vetture: un Verstappen attaccabile sul giro singolo è apparso però molto più a suo agio sul passo gara. Al contrario la Ferrari di Leclerc, a parità di gomme, ha mostrato un degrado preoccupante in vista del Gran Premio di stasera. Vediamo cosa aspettarci nel GP di Austin in questa analisi del passo gara e delle qualifiche di F1.
Telemetrie qualifiche GP Austin F1: Ferrari la più veloce in rettilineo, ma paga nelle curve veloci
Charles Leclerc ha conquistato la pole position nel corso delle qualifiche del GP di Austin. Il pilota della Ferrari ha completato il giro in 1:34.723, poco più di un decimo di secondo più veloce dei suoi due rivali più vicini, Norris e Hamilton, e soli 5 millesimi più lento dell’1:34.718 poi annullato a Verstappen per superamento dei track limits in curva 19.
Guardando le telemetrie si nota una Ferrari decisamente più veloce di Mercedes in rettilineo mentre McLaren e Red Bull pagano un gap di velocità minore sul dritto rispetto alla monoposto italiana. La Ferrari è invece la più lenta delle quattro squadre nelle curve veloci, come curva 5 e curva 19. In particolare in quest’ultima le due Ferrari hanno fatto registrare velocità minime di percorrenza fino a 10 km/h più basse rispetto ai rivali diretti, forse a causa dell’assetto più scarico e forse a causa delle gomme andate fuori dalla giusta finestra di utilizzo dopo la lunghissima sequenza di curve a destra che va dalla 16 alla 18. Un difetto che potrebbe rendere le monoposto di Leclerc e Sainz più vulnerabili agli attacchi dei rivali sul rettilineo principale.
In basso un video con tutte le velocità minime di percorrenza fatte segnare nel corso delle qualifiche del GP di Austin.
F1, analisi passo gara
La gara Sprint di sabato ci ha permesso di farci un’idea sui valori in campo per quanto riguarda il passo gara dal momento che tutti, tranne Sainz, hanno usato la stessa gomma e la stessa strategia. Verstappen ha mostrato un‘ottima gestione gomme. Una gestione talmente buona che, nonostante la partenza dalla sesta posizione, può essere considerato il favorito per la vittoria della gara. L’olandese infatti è riuscito a mantenere tempi intorno all’1:39.5 per tutti i 19 giri di gara mentre i suoi rivali diretti hanno mostrato un degrado maggiore. Tra i quattro team di testa la Ferrari di Leclerc è quella che ha mostrato la gestione gomma peggiore, arrivando a girare addirittura 2 secondi al giro più piano di Verstappen nel finale. Sotto questo punto di vista Mercedes e McLaren sono sembrate decisamente superiori alla scuderia italiana e probabilmente saranno le squadre che si giocheranno i posti sul podio insieme a Verstappen salvo eroiche difese di Leclerc.
Allargando i nostri orizzonti a tutta la zona punti possiamo notare una buona gestione di Albon che, nonostante la partenza a rilento, è riuscito a migliorarsi giro dopo giro arrivando ad essere il secondo più veloce in pista nel momento in cui cercava di mantenere il gap da Russell sotto i 5 secondi (senza riuscirci). Perez è stato invece incapace di replicare le prestazioni del compagno di squadra girando qualche decimo al giro più piano di Norris e Hamilton anche con pista libera. Verosimilmente in gara potrebbe riuscire a battagliare con le Ferrari nel finale. Oscar Piastri invece è apparso ancora in difficoltà sul passo gara rispetto al compagno di squadra Norris, come già visto a Suzuka. In Giappone però la McLaren poteva contare su un grosso vantaggio sui rivali. Qui no e di conseguenza più di qualcuno potrà inserirsi tra le due McLaren.
Passando alla parte bassa della classifica possiamo notare un’ottima AlphaTauri che potrebbe conquistare le ultime posizioni nella zona punti. Il team satellite di Red Bull dovrà però lottare con Alpine, Albon e Alonso. Più indietro le Alfa Romeo, le Haas e Sargeant.