Tra i tanti team alla ricerca del riscatto c’è McLaren, che ha presentato la propria MCL60. Vediamo le novità della monoposto di Norris e Piastri
Un’evoluzione molto interessante quella portata da McLaren, che cambia tendenza persino nel nome: si celebrano i 60 anni della scuderia.
Zona anteriore
Non staremo sicuramente qui a porre un’attenzione eccessiva sulle ali, tra le componenti più modificabili da qui ai test di lunedì prossimo, ma la MCL60 si presenta con soluzioni molto interessanti.
La prima cosa che salta all’occhio è il triangolo superiore della sospensione, disassato verso l’alto, che si attacca al telaio con una curva curiosa, dettaglio però presente solo sul rendering. L’ala anteriore pare di filosofia maggiormente “center loaded”, ovvero con i profili dalla corda ampia anche verso il centro. I tecnici diretti da James Key cercano più efficienza aerodinamica diminuendo il drag, uno dei problemi principali della precedente MCL36. La sospensione resta di tipo pull-rod senza nessuno spostamento longitudinale degli wishbones e il musetto resta tale senza particolari stravolgimenti.
Corpo vettura
Le novità più grandi di questa MCL60 stanno nelle fiancate; McLaren ha adottato una soluzione molto interessante che prende ispirazione contemporaneamente sia dalla filosofia Red Bull che da Ferrari: la parte superiore scavata attua a rafforzare il tanto ricercato downwash, le fiancate allargate per contrastare il tyre wake (la scia aerodinamica causata dalle ruote anteriori).
La parte laterale delle fiancate ha una nervatura verso la metà, che richiama molto quella adottata da Red Bull prima e Aston Martin poi, per fornire un’invito al flusso d’aria a dirigersi nella zona più bassa.
Il fondo presenta la paratia esterna degli ingressi dei canali più allungata, simile al concetto portato dalla squadra campione del mondo nella scorsa stagione. Questo favorisce sempre l’ingresso di aria meno turbolenta, andando a separare la scia sporca retrostante la ruota anteriore. L’abitacolo rimane nella stessa posizione, costeggiato dagli inlet delle pance che si presentano molto elaborati, con l’ingresso a “vassoio” a rincorrere un concetto portato ad esempio dalla RB18 verso alcune altre nuove vetture del 2023 viste fin ora, Haas compresa.
Zona posteriore
Le sospensioni posteriori sono rimaste invariate almeno nel modello della presentazione, al di sopra i due “cannoni” di raffreddamento che sono rimasti immutati nella dimensione rispetto alla scorsa stagione, quando McLaren era uno dei team con gli sfoghi maggiori.
Il fondo è un adattamento non definitivo della versione 2022, con i classici outlets laterali tipici di McLaren. Non visibile invece il diffusore e la beam wing, oscurati per evidenti motivi.