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Le 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP del Giappone





La Formula 1 approda in Giappone in occasione del GP di Suzuka, pista che ha regalato – e continua a regalare – duelli degni di essere rappresentati in un cartone animato; insomma, si può dire che lo spettacolo non manga mai.

© Charles Coates / Getty Images / Red Bull Content Pool
© Charles Coates / Getty Images / Red Bull Content Pool

Reduce dall’agrodolce prestazione di Sochi la Ferrari, approfittando di una scappatella su una nota isola nipponica, si dice pronta a risorgere dalle proprie ceneri; insomma, potremmo riferirci a tale episodio come il Kanto della fenice.

Viceversa, i rivali della Mercedes – pronta a conquistare l’ennesimo titolo – hanno deciso di trascorrere qualche giorno in una città situata nel nord del paese del sol levante; si dice lo abbiano fatto per gustarsi il dolce Sapporo della decisiva vittoria ottenuta in Russia.

Una vittoria che parrebbe ipotecare anche il titolo anche sul fronte piloti, visto che Lewis Hamilton ha accumulato un vantaggio che parrebbe realizzabile solamente impostando la modalità “facile” nel videogioco di F1 2019; purtroppo, in questo articolo non analizzerò tutte le possibili combinazioni con le quali Hamilton potrebbe diventare campione nelle prossime gare perché di statistiche non me Nintendo.

È invece di mia competenza aiutarvi ad entrare nel vivo del weekend di Suzuka grazie a 10 cose che sicuramente non sapevate sul GP del Giappone, portandovi a conoscenza delle curiosità più segrete riguardo al Gran Premio nel quale il peso delle vetture che corrono adornate di un tipico abito nipponicole kimonoposto – non viene calcolato in kilogrammi, bensì in ideogrammi;
Se avete trovato poco divertente quanto scritto sopra, non addentratevi nell’elenco delle 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP del Giappone che trovate di seguito:

  1. Confusione tra le emittenti televisive: durante la votazione per cancellare la messa in onda di un cartone animato giapponese per permettere la trasmissione del GP, il voto è stato un’anime;
  2. I piccoli motori che si rompono non producono fumetto, bensì manga;
  3. Lewis Hamilton è consapevole che grazie ad una vittoria potrebbe chiudere il discorso Mondiale già a Suzuka; il pilota inglese giappone un’ipoteca sul titolo;
  4. Al momento della scelta tra le varie configurazioni di pista proposte, dalle quali la spuntò l’attuale configurazione ad “otto”, l’eccentrico proprietario del circuito indicò quella che gli parve più sui generis e disse: “okay, la adotto”;
  5. La mania per i piccoli mostriciattoli virtuali è approdata anche nel circus dall’anno 2016 quando, a causa del ritiro di Manor e Caterham, si ha avuta la presenza di Pokemonoposto in griglia;
  6. La curva “130 R” è temuta dai piloti sia delle quattro che delle due ruote, ma soprattutto da Andrea Iannone;
  7. All’ultima curva vengono sempre esposti cartelloni pubblicitari della Rolex, e ciò non può essere un casio;
  8. Fu corso, per alcune edizioni, su una famosa pista situata alle pendici di uno dei vulcani più popolari del mondo; purtroppo, a causa del ritorno in attività del vulcano, è stata abbandonata in un fuji fuji generale;
  9. Il nome della curva “Spoon” deriva dalla sua particolare forma “a cucchiaio”. Ecco spiegato il motivo per cui in quella zona, quando diluvia, l’acqua schizza da tutte le parti;
  10. E’ in programma per l’anno prossimo lo spostamento della gara al 31 ottobre, fatto che però imporrebbe il cambio del nome della pista in Suzzucca;




Tags : 10 cosef1formula 1giapponegp suzuka
Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.