Dopo la rocambolesca gara di Montecarlo il circus rimane in Europa (Europa?) e approda sulle rive del Mare (Mare?) Caspio. Nonostante questi piccoli dubbi emerge però un dato: è di nuovo tempo di Formula 1, ed è di nuovo tempo di “10 cose che nessuno vi ha mai detto”, questa volta dedicate al GP dell’Azerbaijan!
Il circus torna nella capitale sul Mar Caspio un anno dopo il Gran Premio che vide le clamorose esplosioni degli pneumatici che coinvolsero prima Stroll e poi l’allora leader della gara Max Verstappen. Visti i problemi appena citati, su volontà dei piloti e dei team Pirelli ha deciso per quest’anno di sviluppare una speciale tipologia di mescola che dovrebbe garantire un mantenimento più costante della pressione; al posto delle Pirelli PZero, a Baku debutteranno le nuovissime Pirelli AZero.
Azero è anche l’umore di Charles Leclerc, reduce da una Montercarlo davvero indigesta. Ma, oltre al tipico disastro Ferrari a Monaco, lo scorso weekend il mondo dell’automobilismo ha assistito ad una 500 miglia di Indianapolis che ha visto affermarsi colui che, nel 2018, proprio a Baku riuscì nella difficile impresa di mandare in testacoda Romain Grosjean solamente grazie ad uno sguardo scandinavo molto cattivo. Marcus Ericsson ha trionfato sul catino più famoso del mondo rendendo così la sua gara non indigesta come quella di Leclerc, bensì densa di sapore di impresa eroica: Indy gesta.
Sono sicuro che queste informazioni siano già abbastanza e non serva proseguire oltre per aggiungere valore al vostro weekend. Tuttavia ho proprio voglia di raccontarvi altre cose che ho imparato in questi giorni studiando la caratteristica città di Baku ed il suo circuito cittadino; per la precisione queste cose sono 10, e sono le 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP dell’Azerbaijan. Buona lettura!
- Ancora una volta si tiene in concomitanza con la 24 Ore di Le Mans, il che significa che gli organizzatori FIA non sono molto svegli. WEC up, please!
- Le curve 8, 9, 10 e 11 girano attorno all’antica struttura ove risiedeva la famiglia reale, struttura per comodità chiamata anche Bakungham Palace;
- Il tracciato è quasi interamente sotto il livello del mare, più o meno come Montecarlo due domeniche fa;
- Nel 2021 Verstappen fu vittima di un clamoroso incidente avvenuto a causa di una foratura mentre era in testa alla corsa. Molto divertente la filastrocca riadattata dagli avversari al fine di prendere in giro il povero Max: “La macchina del capo ha un Baku nella gomma”;
- Un altro pilota che a causa di una foratura perse il controllo della sua vettura sul lunghissimo rettilineo sbattendo contro il muro fu Stroll il quale, visto il violento botto, ci fece salire Lanceia;
- Sempre nel 2021 avvenne l’errore di Hamilton alla seconda partenza, dopo la bandiera rossa. Il #44 andrò dritto in curva 1 e lamentò un problema al bottone “Magic”, che in realtà funzionò correttamente: infatti, come per magia, Lewis si ritrovò fuori dai punti;
- Secondo la teoria che pone il confine euroasiatico sul Gran Caucaso, l’Azerbaijan è uno stato transcontinentale. Secondo la teoria che pone il confine tra Europa ed Asia lungo la Depressione del Kuma-Manyč, l’Azerbaijan è uno stato interamente asiatico. Secondo la teoria appena inventata da me, l’Azerbaijan si trova a circa 20 km da Campobasso;
- Secondo il censimento della popolazione del 2009 l’Azerbaijan è composto dal 91,6% di azeri, 2.0% lezgini, 1.4% di armeni, 1,3% di russi, 1,3% di talisci e lo 0,6% di avari. Tra tutti, questi ultimi si riconoscono facilmente perché sono quelli che scavalcano le recinzioni per vedere il GP senza pagare il biglietto;
- Cosa esclama un azero che vede per la prima volta le monoposto di Formula 1 sfrecciare sul lungomare? “Caspiota!”;
- L’Azerbaijan è anche comunemente detto “Terra del Fuoco” o, come lo chiama Romain Grosjean, “casa”.