Le gare della F2 e della F3 ad Imola, a contorno del GP del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, sono state caratterizzate dal meteo variabile, che ha potuto ancora di più livellare i valori in campo. Analizziamo insieme quanto successo sulle rive del Santerno.
Pioggia
Sicuramente, ciò che resterà più impresso di questo finesettimana sarà la pioggia: le condizioni climatiche mutevoli, soprattutto nella giornata di venerdì, hanno pesantemente condizionato l’andamento del weekend, con molti dei favoriti che sin dalle qualifiche sono stati costretti ad arrancare. Colui che ne ha fatto di più le spese è stato sicuramente Arthur Leclerc: il monegasco della Prema stava ben figurando in qualifica, ma a meno di sei minuti dalla fine, quando la pista si stava asciugando, ha pagato caro l’azzardo di Enzo Trulli, che ha deciso di azzardare per le gomme d’asciutto; non solo il tentativo non ha fruttato, ma anzi, il figlio d’arte della Carlin ha avuto anche difficoltà a tenere la macchina in strada, difficoltà che sono culminate con il tamponamento nei confronti del monegasco alla Rivazza, mettendolo fuori dai giochi e costringendolo a guardare mentre tutti si miglioravano su una pista sempre più asciutta, relegandolo al ventunesimo posto. Il giovane della FDA è stato bravo a rimontare, soprattutto nella Feature Race della domenica, in cui ha chiuso quarto, ma visto il ritmo messo in mostra forse avrebbe potuto conquistare molti più punti. Sempre in Formula 3, poi, la corsa domenicale è iniziata su fondo umido ma con il sole: diversi piloti quindi, tra cui Colapinto, vincitore al sabato, hanno tentato l’azzardo delle wet, ma l’asciugarsi della pista li ha costretti ad un cambio gomme, che li ha fatti sprofondare nelle retrovie.
In Formula 2, invece, nelle qualifiche bagnate non ha brillato il leader del campionato Drugovich, che è partito solo dodicesimo. Il brasiliano è riuscito a metterci una pezza in gara 1 (vinta da Armstrong), chiudendo quinto, ma nella gara della domenica è stato sfortunato: partito con le dure, ha rimontato qualche posizione, ma quando Vips è andato in testacoda facendo rientrare la Safety Car tutti i piloti con le morbide hanno effettuato il pit stop obbligatorio “gratis”, e quando è entrata invece la seconda Safety Car per l’incidente di Lawson il pilota della MP ha superato di poco l’ingresso dei box, impedendogli quindi di cambiare le gomme. Alla fine ha chiuso decimo arraffando un punticino, ma probabilmente il risultato sarebbe potuto essere più ghiotto.
Occasioni sprecate
Non credo ci sia altro modo di descrivere quanto accaduto all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, dove in ben tre delle quattro gare il leader momentaneo della gara o uno dei suoi principali protagonisti è stato costretto al ritiro, probabilmente per via delle difficoltà causate dall’impegnativo tracciato. Sicuramente l’errore peggiore è stato quello di Roy Nissany: l’israeliano della DAMS, nella Feature Race della domenica, è riuscito con una partenza fenomenale a portarsi da sesto a primo, e, agevolato dal fatto che con la Safety per il testacoda di Vips aveva cambiato le gomme senza perdere tempo, si era incredibilmente trovato virtualmente in testa e con un discreto margine sugli inseguitori. Quando sembrava ormai che si stesse concretizzando la prima vittoria nella categoria, però, Nissany ha toccato la ghiaia esterna all’uscita della Rivazza, perdendo il controllo e sbattendo contro il muro, prima di entrare per inerzia in corsia box e finire lì la sua corsa. Prima di lui, come detto, anche Vips, che aveva fatto la pole, è stato costretto al ritiro per un testacoda poco prima della Villeneuve mentre era quarto, uscendo quindi da Imola con un pesante zero. Chi invece ne ha approfittato sono stati Pourchaire, vincitore e ripagato della sfortuna di Jeddah, e un incredibile Fittipaldi, giunto secondo dopo essere partito quindicesimo davanti a Boschung, terzo.
In Formula 3 invece ci sono stati addirittura più colpi di scena: nella Sprint Race Collet, Colapinto e Hadjar sono arrivati all’ultimo giro in volata per la vittoria. L’argentino della VAR, sfruttando il DRS, ha attaccato il brasiliano al Tamburello, passandolo, e così ha provato a fare anche il francese, che aveva già incantato con dei sorpassi mozzafiato; i due piloti sono però venuti a contatto, con Collet, leader fino a pochi metri prima, che ha dovuto terminare la gara nel ghiaione, mentre Hadjar ha chiuso quinto. Nel corso della Feature Race gli incidenti sono stati anche di più: il più rilevante è stato il testacoda del leader Maloney, che alla ripartenza da una Safety si è girato da solo alla Rivazza 2, dovendo abbandonare la corsa. All’ultimo passaggio, invece, la lotta per il terzo posto è esplosa con un contatto all’ultima curva tra Saucy e Bearman, con il primo che ha dovuto abbandonare, mentre il secondo ha perso l’ultimo gradino del podio a vantaggio del rientrante Hadjar. In questa caso è stato bravo ad approfittare degli errori Roman Stanek, che ha così potuto conquistare la sua prima vittoria nella categoria.
Nessun dominatore
Il rimescolamento delle carte del weekend di Imola ha quindi generato un grande equilibrio, con il risultato che nessuno può dirsi veramente soddisfatto della tappa italiana. In Formula 2 Pourchaire è passato al comando con 52 punti, ma dietro di lui resta vicino Drugovich a 50, mentre il loro più vicino inseguitore è Daruvala a 36, non in grado di approfittare della battuta d’arresto del brasiliano. In Formula 3, invece, Martins (secondo in gara 1) e Leclerc sono appaiati in classifica a 33 punti, con subito dietro Stanek a 33, Crawford a 32 e Hadjar a 31. Da segnalare che il nostro Francesco Pizzi, proprio sul suolo di casa, è riuscito a conquistare il suo primo punto nella Sprint Race di sabato, chiudendo (anche grazie ad una penalità) al decimo posto. Tra i team, invece, nella categoria maggiore la MP Motorsport è ancora prima a 62 punti, davanti alla ART e alla Hitech a 60, mentre nella categoria minore la Prema ha preso leggermente il largo, portandosi ad 85 lunghezze, venti in più della ART a 65. Il prossimo appuntamento con entrambe le categorie sarà nel weekend del 20-22 maggio, a contorno del Gran Premio di Spagna a Barcellona, sul circuito del Montmelò.