Una prestazione flag-to-flag nel toboga magiaro per Mick Schumacher a conquistare il suo primo trionfo in Formula 2. Partito dalla pole grazie all’inversione della griglia, il Tedesco dimostra di aver imparato dalla malgestione degli pneumatici nel corso della Feature Race, mantenendo un passo costante per l’intera durata della corsa.
Alle spalle dell’alfiere Prema si piazza il Nipponico Nobouharu Matsushita che, in una gara ‘ad elastico’ con Schumacher, non riesce mai a scagliare un attacco deciso per la prima posizione. Terzo posto preziosissimo in ottica iridata per Sergio Sette Camara: gli altri contendenti al titolo Jack Aitken, Nyck De Vries, Nicholas Latifi e Luca Ghiotto occupano rispettivamente le posizioni dalla quinta all’ottava. Questa prestazione solida anche se non spettacolare del Brasiliano gli assicura il terzo gradino del podio nella classifica iridata, avendo scalzato il Vicentino.
Weekend solidissimo per l’Inglese Jordan King che si porta a casa punti pesanti con la quarta posizione sotto la bandiera a scacchi. Come accennato precedentemente, i title-contenders (ad esclusione di Camara) si piazzano tra la quinta e l’ottava posizione. Difficoltà nella gestione degli pneumatici per De Vries che riesce comunque a spuntarla su Latifi e Ghiotto. Uno scenario assai positivo pertanto per l’Olandese in termini di graduatoria generale. Parte decisamente a rilento Ghiotto che scivola da quinto a nono nell’allungo verso la prima curva. Il passo messo in scena dal Vicentino nel corso delle ultime tornate è apparso molto convincente ma non è bastato per sopravanzare i piloti che lo precedevano nelle tortuosità dell’Hungaroring.
Matsushita, oltre all’argento, si porta a casa anche i due punti del giro veloce.
Unico momento veramente saliente nel corso della Sprint Race di Budapest in termini di azione in pista ha avuto come palcoscenico le posizioni estranee alla zona punti: a due giri dal termine in curva 1 Alesi sopravanza Mazepin. Nel frattempo, in percorrenza di curva 2, Anthoine Hubert si sbarazza prima del Russo per poi sverniciare all’esterno anche il figlio d’arte di casa Trident.
Di seguito la classifica completa della Sprint Race di Budapest: