Mancavano solamente pochi giri allo sventolare della bandiera a scacchi di Gara 1 della Formula 3 in quel dell’Autodromo Nazionale di Monza quando, improvvisamente e senza che nessun contatto venisse inquadrato dalla regia internazionale, la Direzione Gara ha esposto bandiera gialla prima e ha chiamato in causa la Safety Car poi.
Dopo qualche minuto di incertezza, nel corso dei quali solamente i più attenti hanno notato una chiazza arancione sopra la barriere di gomme posta all’esterno della Parabolica, il replay ha fatto chiarezza sul clamoroso incidente che ha visto coinvolto Alexander Peroni, 19enne pilota di Campos Racing. Il giovane australiano, finito largo all’ultima curva dello storico tracciato brianzolo, con la sua monoposto è infatti letteralmente decollato sul dissuasore posto all’esterno della Parabolica stessa, rendendosi involontario protagonista di una clamorosa piroetta aerea terminata – a testa in giù – contro le barriere di gomme e le reti di protezione piazzate nella via di fuga.
#F3'te Korkutucu Kaza!
Parabolica virajındaki kerblere çarpan Alex Peroni'nin aracı adeta havaya uçtu. pic.twitter.com/dqrMu8WqxM
— F1 Haberler (@F1Haberler) September 7, 2019
La presenza del dissuasore, piazzato lì proprio per far desistere i piloti dal tenere troppo giù il piede una volta finiti lunghi alla staccata della Parabolica, non aveva finora mai creato problemi di questo tipo e di questa entità, ma alla luce di quanto accaduto resterà da capire se la Direzione Gara prenderà provvedimenti circa il suo posizionamento e la sua altezza. Fortuna ha infatti voluto che nessun commissario fosse in quella zona al momento dell’impatto, ed è altrettanto merito della buona sorte – e dell’HALO, stavolta sicuramente utilissimo nell’evitare conseguenze peggiori – se Alexander Peroni se la sia cavata solamente con un grosso spavento, ma la presenza di quello che si è sostanzialmente rivelato un vero e proprio trampolino potrebbe dover essere riconsiderata in vista delle ben più veloci Formula 2 e Formula 1.