Si è conclusa questo weekend a Monza la quinta stagione di Formula 3, la quattordicesima comprendendo anche quelle di GP3 a partire dal 2010. A vincere è stato Gabriel Bortoleto, che si è potuto incoronare campione già al venerdì, al termine delle qualifiche, dopo aver dominato per tutto l’anno. Ecco le impressioni finali sul campionato 2023 di Formula 3.
Bortoleto era certamente uno dei protagonisti attesi, ma forse non il favorito. Ad inizio stagione gli occhi erano più su altri, come Dino Beganovic, campione uscente della Formula Regional, o Gabriele Minì, vicecampione della stessa categoria. Bortoleto arrivava da un sesto posto conquistato nella Formula Regional Europea nel 2022 con due vittorie, e per quanto si sapesse che fosse un pilota talentuoso, è riuscito ad andare oltre le aspettative. Il brasiliano si è imposto subito in Bahrain, vincendo la Feature Race grazie alla penalità di Minì davanti a lui, e poi ha dominato la Feature di Melbourne.
Da lì in poi non è più salito sul gradino più alto del podio, ma si è limitato a gestire il vantaggio in classifica. I suoi inseguitori si sono tolti punti a vicenda, e nonostante abbia conquistato solo altri quattro podi (a Silverstone, Budapest e Monza nella Sprint, e al Red Bull Ring nella Feature, con quattro secondi posti), è comunque riuscito ad uscire da ogni weekend sempre leader della classifica. Alla fine ha vinto il titolo di Formula 3 con 45 punti di vantaggio sul secondo, O’Sullivan, risultato notevole se si considera che era un rookie e che il campionato è stato anche accorciato di un round dopo la cancellazione di Imola. Impressionante poi il divario con i compagni di team, con Goethe che ha chiuso ottavo con 73 punti, mentre Fornaroli ha terminato undicesimo con 69 lunghezze. Divario che ha impedito alla Trident di vincere il campionato a squadre, che è andato alla Prema.
Proprio la Prema è la grande sconfitta di questa stagione. Nonostante sia riuscita a piazzare i suoi tre piloti nei primi sei posti (O’Sullivan secondo, Aron terzo e Beganovic sesto), la squadra veneta non è mai seriamente sembrata di poter lottare per il titolo piloti. Chi ha deluso più di tutti è stato sicuramente Beganovic, che ha chiuso una stagione che lo vedeva tra i favoriti senza neanche una vittoria. Bisognerà vedere cos’accadrà il prossimo anno, e tutto dipenderà probabilmente da Vesti, che se dovesse vincere in Formula 2 lascerebbe un posto libero in squadra. Al netto comunque delle voci su un possibile salto di Andrea Kimi Antonelli dalla FRECA alla F2…
Un’altra delusione di questa stagione di Formula 3 è stata sicuramente Gabriele Minì: il siciliano aveva iniziato alla grande, conquistando la pole in Bahrain, ma una serie di problemi gli hanno impedito sia di conquistare punti nella Sprint e di vincere nella Feature. Si è poi riscattato con un grande weekend a Monaco, in cui ha ottenuto un’incredibile pole position e vinto la gara della domenica, ma da lì è entrato in una spirale negativa. Tra qualche errorino da parte sua, qualche contatto con altri piloti, qualche penalità e un calo di prestazioni della Hitech, alla fine ha concluso solo al settimo posto del campionato, con 92 lunghezze, salendo sul podio solo altre due volte, nelle Sprint di Spielberg (secondo) e di Budapest (primo). Minì ha comunque regalato alcune perle nel corso della stagione, come la gara di Monza: partito 23esimo dopo essere stato squalificato dalle qualifiche per un’irregolarità tecnica, l’italiano è partito come una furia, e nei soli 18 giri della Sprint Race è riuscito a rimontare fino al sesto posto. Ma, soprattutto, ha distanziato i suoi compagni di team, facendo da solo più punti di quanti ne abbiano fatti Browning (41) e Montoya (37) messi insieme.
Bene ma non benissimo Martì e Colapinto: il primo sembrava potesse lottare per il campionato, ma alla fine ha chiuso solo quinto in classifica, complice un weekend difficile a Spa e un doppio zero a Monza. Colapinto invece, alla seconda stagione, ha dimostrato sprazzi di talento, e la vittoria nella Sprint di Monza gli ha consentito di salire al quarto posto in classifica, ma è mancato quel qualcosa in più che possa fargli fare il salto di qualità. Molto solida la stagione invece di Barnard: nonostante corresse per uno dei team meno performanti della griglia, e nonostante avesse saltato direttamente dalla F4 alla F3 senza passare per la Regional, l’inglese ha fatto buone cose fino al weekend di Spa, quando incredibilmente è riuscito ad imporsi nella Feature sfruttando l’ottima strategia di partire con le gomme da bagnato. Un terzo posto nella Feature di Monza l’ha portato al decimo posto in classifica finale, e si spera che il prossimo anno, nel caso non dovesse passare in F2, riesca quantomeno ad ottenere l’ingaggio con un team migliore. Infine, menzione d’onore per Sophia Floersch, che con il settimo posto conquistato a Spa è diventata la prima donna ad ottenere punti in Formula 3 (nella sua denominazione a partire dal 2019).
Per quanto riguarda il 2024, è difficile prevedere cos’accadrà. Certamente Bortoleto non potrà più correre in Formula 3, ma il passaggio in Formula 2 sarà un momento delicato: Trident nella categoria cadetta non è un top team, e se il brasiliano dovesse rimanere nella squadra milanese potrebbe bruciarsi. Più complicata la situazione in Prema, con Aron e O’Sullivan, i più quotati per il salto, che dovranno vedersela da un lato con Bearman e Vesti, e dall’altro con Antonelli. Potrebbe invece salire Marti, neo pilota Red Bull, anche se sembra improbabile che possa continuare in Campos, per lo stesso ragionamento fatto per Bortoleto, mentre per Minì potrebbe essere un po’ al limite la situazione. I piloti avranno adesso un lunghissimo inverno prima di decidere, anche se prima di finire definitivamente la stagione ci saranno ancora tre sessioni di test post stagionali, a Jerez, Barcellona e Imola, e poi l’evento più atteso della stagione, anche se non fa parte del campionato: il prestigioso Gran Premio di Macao, che assegna la FIA F3 World Cup. Vi parteciperanno tutti i team impegnati nella serie principale, e probabilmente ci sarà buona parte dei piloti che hanno corso quest’anno. L’appuntamento sul cittadino di Guia potrebbe essere un’ottima occasione per riscattare la stagione per chi non è riuscito a performare al meglio.