Ha del clamoroso quello che è avvenuto nella mattinata a Spa. Nel corso della Sprint Race della F3, prima gara della giornata nonché del weekend della categoria, la Direzione Gara ha deciso di non assegnare punti, in quanto non è stato raggiunto il numero di giri minimi, due, senza Safety Car!
Il weekend della F3 non era iniziato con le migliori aspettative. Dopo quanto avvenuto in Ungheria, la durata delle due gare era stata accorciata, perché la Pirelli non garantiva sulla durata delle gomme Medium, più morbide rispetto allo scorso anno. Si era passati da 15 a 12 giri, mentre la Feature Race di domani sarà disputata su 15 giri invece che 18. Oltre a questo, c’erano i timori legati al meteo, con l’incertezza che il weekend si potesse svolgere regolarmente, visto anche quanto accaduto ad inizio mese in Formula Regional, con l’incidente che ha tolto la vita a Dilano Van’T Hoff.
La gara è quindi iniziata con pista umida, con tutti i piloti che hanno optato per le gomme d’asciutto. Al via si procede regolarmente, ma a Le Combes Montoya e Villagomez entrano a contatto. Il colombiano si ritira, ed entra la prima Safety Car pochi secondi prima che le vetture transitino sulla linea del traguardo per completare il primo giro. Si riparte al giro 14, ma a Pouhon Minì e Marti entrano in contatto: lo spagnolo prova a rientrare in pista, ma è troppo avventato, e prende in pieno Cohen, che sopraggiungeva con l’ala danneggiata. Fortunatamente, l’israeliano non andava particolarmente veloce, e non ci sono conseguenze, ma entrambi si ritirano (così come Minì). Marti sarà probabilmente penalizzato per la gara di domani.
Ancora Safety Car, che esce all’inizio del giro 8. Questo è l’unico che si svolge regolarmente, ma nella tornata seguente Bortoleto passa Beganovic: lo svedese tocca il leader del campionato F3, che danneggia la sospensione posteriore sinistra e parcheggia sul Kemmel. Entra ancora la vettura di sicurezza, ma proprio in quel momento inizia a piovigginare, non abbastanza intensamente da permettere ai piloti di usare le gomme da bagnato. La Safety accompagna le vetture fino al traguardo, che viene tagliato per primo Caio Collet, seguito da Taylor Barnard e da Paul Aron.
Sembra che all’estone vada bene così, visto che guadagna otto punti su Bortoleto. Ma una volta finita la gara, si scopre la verità: la classifica ufficiale riporta, alla sezione punti, una fila vuota, rivelando che non è stato assegnato nessun punto. Il motivo è da ricercarsi nell’art 6.5.d del Regolamento Sportivo della F3, secondo cui “(…) Nessun punto verrà assegnato a meno che non vengano disputati almeno due giri di gara dal leader senza l’intervento della Safety Car o della Virtual Safety Car”. Cosa che non è avvenuta.
La regola è stata introdotta dopo il caso del famigerato Gran Premio del Belgio di F1 del 2021, quando la gara venne considerata valida nonostante di fatto non si fosse corsa. All’epoca il regolamento sosteneva come bastasse disputare due giri per omologare la gara, cosa che in teoria avvenne, anche se di fatto fu sotto Safety.
Certo, la regola è giusta. Ma l’applicazione troppo rigida fa storcere il naso, per una serie di ragioni. In primis, la lunghezza del tracciato di Spa: effettuare un giro e mezzo qui (circa 10 km) equivale a farne due su altre piste. In secondo luogo, il fatto che azione ci sia stata, con incidenti e sorpassi: il poleman Barter, ad esempio, ha chiuso solo settimo, ci sono stati sei ritiri, e alcuni piloti hanno guadagnato parecchie posizioni, come Francesco Simonazzi, che da 29esimo che era in griglia ha chiuso 16esimo. Fa poi sorridere il fatto che ciò sia stato dovuto anche dall’accorciamento della gara per la non sicurezza delle gomme Pirelli, quando altrimenti si sarebbe potuto provare a fare un ultimo giro di gara con distanza regolare. E mentre Bortoleto può sorridere, perché il suo ritiro è stato di fatto ammortizzato, si è anche celebrato il podio, una beffa per i primi tre, che probabilmente sul momento neanche si sono resi conto di quanto successo. Chiudendo, viene in mente un’ultima puntualizzazione: perché Marti dovrebbe essere penalizzato per un’azione avvenuta in una gara che, ufficialmente, non è stata considerata valida?