Anno nuovo, team nuovo, macchina nuova. Una stagione Formula 2 tutta da scoprire per Luca Ghiotto. Abbiamo quindi fatto due chiacchiere sullo shakedown della vettura con il giovane pilota di Arzignano (VI) in forza al team Campos Vexatec.
La giornata di test si è svolta sul circuito di Magny-Cours con condizioni meteo a dir poco insolite e ha visto proprio Luca far registrare sia il miglior tempo che il più alto numero di giri inanellati. Per quanto riguarda il clima, la neve che la sera precedente imbiancava l’asfalto della pista ha lasciato spazio alla pioggia in mattinata e a una schiarita solo nel pomeriggio. Il tutto comunque accompagnato da temperature molto basse.
Un’ultima doverosa premessa prima di passare all’intervista vera e propria è quella che le F2/18 sono completamente diverse dalle monoposto delle passate stagioni, andate in pensione dopo 7 stagioni di onorato e veloce servizio. Per ulteriori dettagli in merito, clicca qui.
FuoriTraiettoria: Ciao Luca! Innanzitutto ben tornato e complimenti per l’ottimo lavoro. Per cominciare raccontaci un po’ in generale di come è andato lo shakedown.
Luca Ghiotto: Ciao ragazzi! Devo dire che è andato molto bene, sono stato molto contento. Sono riuscito ad essere il più veloce della giornata. Essendo solo uno shakedown non conta particolarmente, ma indubbiamente fa bene al morale. Purtroppo invece non siamo riusciti a completare il lavoro che ci eravamo prefissati a causa del meteo, ma abbiamo ancora tre giorni di test a Le Castellet per allinearci quindi non è un problema.
FT: Visto il tempo registrato e la tua soddisfazione mi pare di capire che tu sia entusiasta anche della macchina…
LG: Sono stato molto sorpreso dalla nuova macchina che ha fatto un’enorme passo avanti rispetto alla vecchia GP2/11. La F2/18 è praticamente una “F1 in miniatura”, grazie al motore turbo e alla nuova aerodinamica, e dopo averla guidata posso dire che la sensazione alla guida è molto più vicina a quella delle monoposto della massima serie rispetto a come non fosse prima.
FT: Sei soddisfatto anche dell’Halo oppure ti ha creato qualche problema?
LG: Ne sono stato incredibilmente colpito! Quando sei concentrato e spingi è come se diventasse trasparente, è incredibile come lo sguardo lo cancelli completamente. Pensa che durante il primo run mi ero persino dimenticato della sua presenza e me ne sono ricordato soltanto una volta rientrato ai box.
FT: Per finire, una domanda un po’ più personale: hai cambiato tre team in tre stagioni in GP2/F2 (Trident, Russian Time e Campos Vexatec, NdR), è difficile ricominciare ogni anno con ingegneri e tecnici diversi o a quei livelli la professionalità è tale da non far percepire particolarmente il cambiamento?
LG: Sicuramente è difficile ma, come dici tu, essendo la categoria subito al di sotto della Formula 1 è facile immaginare l’altissima professionalità presente nel paddock. Il metodo di lavoro è sempre ben impostato ed efficace. Ovviamente mantenere lo stesso ingegnere ti permette di portare avanti un progetto già discusso e conosciuto ma, vista la macchina nuova, il 2018 è un anno un po’ a sé stante.
FT: Grazie mille per la disponibilità Luca, gentilissimo! E in bocca al lupo per questa stagione!
LG: Crepi il lupo e un saluto a tutti i pescatori!
Per chi fosse curioso, alleghiamo infine la classifica di giornata dello shakedown.