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Bottas resiste al blistering e a Vettel e si prende il GP d’Austria. 3° Ricciardo





Una partenza fulminea, un ritmo inarrivabile nelle prima fasi di gara ed un’ottima gestione del temutissimo blistering nelle fasi finali della gara: è stata questa la ricetta sfruttata da Valtteri Bottas per conquistare la sua seconda vittoria in carriera in occasione del GP d’Austria, nono appuntamento di questo appassionante mondiale di F1.

© Wolfgang Wilhelm
© Wolfgang Wilhelm

Il #77 ha impiegato pochissimi metri per scavare un solco importante sui suoi diretti inseguitori: grazie ad un tempo di reazione di appena 201 millesimi allo spegnimento dei semafori, la sua W08 Hybrid è letteralmente schizzata via dalla prima casella della griglia di partenza, consentendo al finlandese di scappare via indisturbato sin dalle fasi iniziali della corsa, durante le quali con le UltraSoft ha imposto un ritmo inavvicinabile per chiunque. Solamente nel corso degli ultimi giri il blistering delle SuperSoft ha dato qualche grattacapo di troppo al finlandese, trovatosi all’improvviso a doversi difendere dal ritorno di Vettel, ma gli effetti negativi del consumo delle Pirelli si sono palesati troppo tardi per permettere al tedesco della Ferrari di poterne approfittare. E’ dunque Vettel il pilota al traguardo, al termine di una gara concreta che l’ha visto mantenere la seconda posizione in solitaria per praticamente 68 giri, momento in cui la SF70-H del tedesco è arrivata a ridosso della W08 di Bottas cercando – infruttuosamente – un sorpasso. Comunque si chiude in maniera positiva il weekend austriaco del #5, che viste le difficoltà di Hamilton porta a 20 lunghezze il proprio vantaggio sull’inglese in classifica piloti grazie anche alla involontaria collaborazione di Daniel Ricciardo. Il sorridente australiano, al termine della solita gara concreta, si porta infatti a casa un altro podio liberandosi benissimo di Raikkonen nelle prime fasi e tenendo alla grande sul ritorno di Hamilton, fattosi minaccioso alle sue spalle nel corso degli ultimi 10 giri di gara.

è proprio il #44, che riesce comunque a limitare in qualche modo i possibili danni derivanti da una partenza in ottava posizione e che si tiene dietro l’altra Ferrari, quella di Raikkonen: il finlandese ha resistito bene ad Hamilton nella prima parte di gara nonostante qualche problema tecnico sulla sua monoposto, ma poi una strategia che l’ha portato ad allungare al massimo lo stint iniziale sulle UltraSoft per poi sfruttare l’eventuale degrado delle gomme di Hamilton si è rivelata controproducente. 6°, al termine di una buona gara, è Grosjean, che con l’unica Haas superstite si tiene dietro entrambe le Force India, doppiate e con Perez davanti ad Ocon. Rimonta monstre portata poi a termine dalle due Williams: Massa e Stroll, che ieri partivano addirittura 17° e 18°, risalgono incredibilmente la china sfruttando anche il caos della prima curva e artigliano rispettivamente l’ottava e la nona posizione, centrando un risultato che sembrava insperato alla vigilia di questo GP.

Appena fuori dalla zona punti c’è Palmer, questa volta in grado di chiudere davanti ad Hulkenberg, che si tiene dietro Vandoorne e proprio la vettura gemella con il #27, quest’oggi non particolarmente brillante e forse penalizzata anche da una strategia non proprio ottimale (Hulkenberg è l’unico pilota ad essere passato dalle SuperSoft alle Soft). 14° è Wehrlein, che si tiene dietro Ericsson – a 2 giri dal leader – e Kvyat – a 3 giri dal leader -, con il russo che è stato anche penalizzato per avere innescato una carambola in Curva 1 centrando Alonso che a propria volta ha poi colpito Verstappen.

I primi ritirati, per l’appunto, sono proprio l’asturiano e l’olandese. Alonso era partito bene, riuscendo a scavalcare Sainz che invece non aveva avuto un grande spunto, ma poi è stato colpito in pieno dalla STR12 di Kvyat, lanciata in una staccata troppo ottimistica, finendo per mandare in testacoda anche Verstappen, che aveva perso parecchie posizioni al via per una partenza decisamente poco esaltante. Ritirati infine, ma stavolta per problemi tecnici, sia Magnussen – sembra che la sua VF-17 abbia sofferto un guasto idraulico – sia Sainz, ancora una volta tradito dalla sua Toro Rosso.

Ecco l’ordine d’arrivo al termine dei 71 giri del GP d’Austria:

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Tags : f1. formula 1gara gp austriagp austriaordine d'arrivo gp austria
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow