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Stroll: “Una settimana fa non riuscivo né a camminare né a muovere le mani”





Dopo aver concluso all’ottavo posto le prime qualifiche stagionali, Lance Stroll si è presentato alle interviste visibilmente provato ma soddisfatto, e ha fornito qualche particolare sul recupero dall’infortunio ai polsi che lo ha costretto a saltare i test pre-stagionali.

Stroll
© Getty Images

Al termine delle qualifiche del GP del Bahrain, che hanno visto le due Red Bull conquistare la prima fila con Verstappen in pole davanti a Perez, troviamo un Lance Stroll dolorante ma contento del risultato ottenuto. L’ottavo posto conquistato dal pilota canadese può effettivamente essere considerato un vero e proprio successo, considerando che il numero 18 dell’Aston Martin non ha preso parte ai test pre-stagionali a causa di un incidente avuto mentre era in bicicletta che lo ha costretto addirittura a sottoporsi ad un intervento chirurgico. Il dolore al polso sinistro, che ha subito una frattura scomposta, è sicuramente ancora molto presente, come abbiamo potuto intuire nel corso delle seconde prove libere, dove abbiamo visto Stroll faticare nel girare il volante per affrontare curva 8 e curva 1. Per chi si fosse perso l’episodio, ecco il video:

Durante le interviste successive alle qualifiche odierne, Stroll ha voluto comunicare qualche dettaglio proprio a riguardo delle tempistiche del suo recupero. “Ho visto che nei test andavamo molto bene” commenta il nativo di Montreal. “Durante il weekend ho cercato di entrare nel ritmo, e di guadagnare fiducia nel mio corpo. Una settimana fa non riuscivo a muovermi, a camminare, e non potevo muovere le mie mani. Dodici giorni fa mi sono operato, sono molto grato di poter essere qui in questo momento.” E successivamente aggiunge: “Durante i primi giri è come se avessi dovuto ricalibrare il mio cervello, come se avessi dovuto insegnare alle mie mani come muoversi nuovamente. Mi sentivo come se stessi ricostruendo questa fiducia ancora durante le qualifiche, fiducia in quello che il mio corpo può fare. Mi son sentito molto bene alla fine, quindi sono contento.”

Quanto rivelato da Stroll ha veramente dell’incredibile: il fatto che un essere umano possa passare in soli sette giorni dal non riuscire a muovere le mani a guidare una macchina di Formula1 per un intero weekend di gara è al tempo stesso impensabile e sbalorditivo. La speranza è che questo episodio possa contribuire a scardinare la nomea di “figlio di papà”, o peggio “corre solamente per far piacere al padre”, da un pilota che spesso viene criticato dagli appassionati più di quanto meriti. Questo inizio di stagione può essere per Stroll una grande occasione per mostrare veramente il suo valore, vista la competitività attualmente messa in pista dalla sua vettura, capace forse di giocarsi la seconda posizione tra i costruttori contro Ferrari e Mercedes.





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Mattia Pantiri

The author Mattia Pantiri

Classe 1997, seguo assiduamente la F1 dal 2010, ed essendo tifoso Ferrari potete immaginare il resto. Vivo a Leiden, in Olanda, dove sto facendo un dottorato in fisica. Scrivo da un anno e mezzo per Fuori Traiettoria, principalmente vi racconterò la Formula 1 e qualche volta anche la Indycar.