La passata stagione abbiamo già visto quanto i valori in campo siano cambiati col nuovo regolamento e budget cap: chi vinceva prima ha continuato a farlo e chi faticava anche. Ma cambierà qualcosa?
Se nel 2022 le uniche sorprese possono essere state Mercedes e McLaren in negativo, molti team avranno nuove risorse economiche e/o tecniche durante il 2023. Un esempio lampante può essere Haas, che dopo aver inizialmente prodotto una buona VF-22, ha perso il passo per la mancanza di aggiornamenti che hanno fatto sì che il team italo-americano vivesse di rendita la seconda metà della stagione, navigando nella seconda metà della griglia.
Grazie alla partnership con MoneyGram che darà una boccata d’ossigeno al team di Guenther Steiner, la squadra potrà beneficiare di 20 milioni l’anno per 3 anni che gli consentirà di arrivare a colmare il gap che gli impediva di sfruttare tutto il budget concesso da regolamento. Saranno quindi da tenere d’occhio eventuali aggiornamenti durante la stagione, e soprattutto osservare con attenzione il lavoro di Ferrari, le cui performances hanno sempre influito in modo direttamente proporzionale sul team cugino.
Mercedes, manco a dirlo è la seconda. Ve lo diciamo facendovici un po’ riflettere fino a quando non uscirà un ennesimo articolo a darvi questa notizia scioccante: avranno sempre le pance a concetto size zero. Perché continuare a sviluppare per tutta la scorsa stagione un concetto di auto per poi abbandonarlo l’anno dopo? Avevano già in casa la W13 in versione “A” se il solo e principale problema a Brackley fosse stato quello.
Ma le Frecce d’argento sono cresciute incredibilmente in termini di prestazioni nella parte finale del campionato, trovando il bandolo della matassa in alcune piste favorevoli. Se il trend verrà rispettato, assisteremo ad una crescita anche da parte della nuova vettura anglo-tedesca.
Aston Martin dal canto suo sarà una probabile sorpresa: l’auto 2023 probabilmente sarà una totale rivoluzione, e la squadra disporrà di nuove facilities oltre ad aver fatto incetta di tecnici da altri team nel 2022. Il marchio sta investendo molto sul programma F1, e oltre alla crescita esponenziale vista nel 2022 (fino alla settima gara erano ultimi in classifica) che gli ha consentito di strappare un settimo posto alla classifica costruttori, disporrà del servizio offerto da Fernando Alonso. Sarebbe un fattore da sottovalutare…?
McLaren, che ha cambiato team principal di recente con Andrea Stella che ha sostituito Andreas Seild in partenza verso Audi-Sauber, potrebbe essere uno dei motivi per cui tenere d’occhio la squadra. Ma non solo questo: a Woking ci sarà una coppia di piloti tutta nuova, con Lando Norris che dovrà assumersi il ruolo definitivo di capitano dopo il travagliato arrivo di Oscar Piastri, oltre a un simulatore nuovo di zecca che sarà pronto per maggio.
Come ultima lasciamo la più scontata, ovviamente Ferrari. Sorprendentemente, dopo il cambio del TP, non c’è da aspettarsi una rivoluzione a Maranello, piuttosto un’aumento di qualità: la vettura sarà evoluzione della F1-75, stesso concept aerodinamico ma più potenza offerta dalla power unit. Il team l’anno scorso ha avuto parecchi problemi nella zona tra testata e valvole che impedivano all’unità a combustione interna di esprimere il totale potenziale, con una perdita stimata in circa una trentina di cavalli.
Vi abbiamo dato abbastanza motivi per seguire con attenzione i test, ma ancor di più tutto il campionato di F1 2023. E siamo convinti che non ci deluderà.