È Sergio Perez a vincere la prima Sprint Race della stagione 2023 di Formula 1. Sull’asfalto del Baku City Circuit il messicano della Red Bull vanifica parzialmente il lavoro svolto da Charles Leclerc durante le qualifiche del mattino, relegando il #16 al secondo posto davanti a Max Verstappen e George Russell. 5° Sainz davanti ad Alonso, sottotono Hamilton.
Non è un caso che Sergio Perez venga spesso chiamato “King of the Streets”. Se c’è infatti un tipo di circuito che esalta le doti di guida del #11 della Red Bull, quello è il circuito cittadino. Il mondo della Formula 1 ha avuto riprova di ciò oggi, in occasione della Sprint Race del Gran Premio dell’Azerbaijan, vinta proprio dal messicano e dalla sua RB19 dopo un breve inseguimento della Ferrari SF-23 di Charles Leclerc. Il #16 della Ferrari, scattato bene dalla pole position, si è dovuto accontentare del secondo posto: nulla ha potuto il monegasco del Cavallino Rampante né nei confronti di Perez – la cui velocità sul dritto è parsa inavvicinabile da chiunque – né nei confronti del degrado gomme, che gli ha presentato rapidamente il conto impedendogli di rimanere a contatto con la RB19 del messicano.
Sul gradino più basso del podio della Sprint Race sale poi l’altra Red Bull, quella guidata da un furente Max Verstappen. Il #1 ha avuto non poco da ridire nei confronti di George Russell – 4° al traguardo – per via del duello rusticano di cui i due si sono resi protagonisti in apertura di gara. L’olandese, la cui monoposto è stata danneggiata sulla pancia sinistra da un contatto con il musetto della W14 del #63, al termine della corsa ci ha tenuto a… spiegarsi con l’inglese della Mercedes che però, convinto della bontà del proprio operato, lo ha letteralmente piantato in asso nel bel mezzo delle rimostranze. Alle spalle di Russell si è piazzato Carlos Sainz, che non sembra ancora avere trovato il giusto feeling con la sua SF-23 tra i muretti di Baku, mentre Fernando Alonso si accontenta questa volta della 6ª posizione precedendo uno spento Lewis Hamilton e il compagno di squadra Lance Stroll. Si conferma straordinario 9° Alexander Albon, mentre mette a segno una buona gara Oscar Piastri: l’australiano della McLaren chiude quella top ten dalla quale era stato escluso nel corso delle qualifiche del mattino, venendo inseguito da non troppo vicino da Kevin Magnussen.
Il danese termina 11° la Sprint Race dell’Azerbaijan, con Guanyu Zhou e Pierre Gasly a spartirsi rispettivamente la 12ª e 13ª piazza. 14° è Nyck De Vries mentre Nico Hulkenberg, 15°, è l’ultimo pilota ad avere affrontato la Sprint Race con un solo set di gomme Medium. Dietro alla Haas del tedesco ci sono infatti solamente l’Alfa Romeo di Bottas – sprofondato nelle retrovie preda del degrado delle sue gomme Soft -, la McLaren di Norris e l’Alpine di Ocon, entrambe chiamate a soste ai box che hanno giustiziato la loro corsa. Unico ritirato, infine, è Yuki Tsunoda: il giapponese, che ha peraltro reso necessario l’ingresso della Safety Car, ha toccato le barriere con la sua AT03 finendo con il perdere in pista il proprio pneumatico posteriore destro. Inutile è stato il tentativo dell’AlphaTauri di rimetterlo in gara dopo il pit stop: Tsunoda infatti, con la sospensione irrimediabilmente danneggiata, non ha potuto fare altro che muoversi in diagonale per tutta la pista prima di alzare bandiera bianca in modo definitivo.