La BMW si riprende quanto perso lo scorso anno. Se infatti dodici mesi fa uno scontro fratricida tra i due piloti aveva privato la Casa di Monaco di Baviera di una certa doppietta in Arabia, il team tedesco stavolta può andarsene da Ad Diriyah con il sorriso, grazie alla doppietta di Alexander Sims, al primo successo in carriera, e di Maximilian Guenther, al primo podio assoluto. Podio tutto teutonico, con il terzo posto dell’Audi di Di Grassi, che ottiene anche il punto per il giro veloce e che recupera dopo un venerdì non molto brillante.
Le soprese iniziano già prima del via con D’Ambrosio che resta fermo sulla griglia prima del giro di formazione. Alla partenza, come ieri, di nuovo tutto regolare, con Sims che mantiene la pole conquistata stamane (la terza consecutiva), seguito da Buemi e Di Grassi. Nelle retrovie, Vergne è costretto ad uno Stop and Go per aver cambiato la batteria, motivo che l’ha anche portato in ultima posizione dello schieramento. Davanti, nel frattempo, il suo compagno Da Costa si rivela molto veloce, e al quinto giro attacca Di Grassi, vittima di un errore in curva 1, per l’ultimo gradino del podio. Un paio di giri dopo il portoghese attacca anche Buemi per la piazza d’onore, ma lo tampona e manda lo svizzero della Nissan in testacoda. Nel cercare di rimettersi in pista, il campione della stagione 2 semina il panico, mandando anche il proprio compagno Rowland quasi a muro. Saranno entrambi puniti, il primo per il contatto con un Drive Throught, il secondo per il rientro in pista con 10 secondi di penalità. Pochi giri, e sempre Da Costa passa Di Grassi (che si era ripreso la posizione nel contatto) con una bella manovra, il brasiliano allarga, Bird prova ad approfittarne incrociando ma resta piantato in mezzo, subisce l’attacco di Evans che lo porta largo, l’inglese va sullo sporco, va a muro e rimbalza in pista, colpendo Wehrlein. Ritirato quindi il vincitore di ieri, danneggiata la Jaguar del neozelandese, con l’ala a penzoloni la Mahindra dell’ex Manor e Sauber e Safety Car in pista. E qui c’è da fare un altro richiamo alla regia Mediaset, che, impegnata in un collegamento, si perde un altro momento di rilievo.
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Dopo qualche minuto di neutralizzazione la gara riparte con quasi tutti che vanno sull’Attack Mode, ad eccezione di Da Costa, secondo, mentre nel frattempo iniziano a fioccare penalità: nell’ordine, Abt e Da Costa ricevono un Drive Throught, mentre Buemi 10 secondi di penalità. Guenther intanto perde un copriruota, ma riesce a proseguire. Pochi minuti e viene richiamata la vettura di sicurezza, stavolta per un testacoda di Frijns, che resta bloccato in mezzo alla pista. Giornata nera per la Virgin, che vede annullata la splendida prestazione di ieri. Nel secondo periodo di neutralizzazione, anche Massa riceve un Drive Throught (dopo essere risalito dalla sedicesima alla settima posizione), per una falsa partenza. Di tutto questo ne approfitta Vandoorne, che è riuscito a risalire fino in zona podio dall’undicesima casella. Dopo pochi giri esce di nuovo la bandiera verde ma, colpo di scena, i commissari non avevano ancora finito di spostare la Virgin dell’olandese, costringendo la Direzione Gara a far entrare regime di Full Course Yellow. Dopo un altro minuto si riparte per gli ultimi giri, e nel finale il momento più rilevante è il soprasso di Di Grassi ai danni di Vandoorne per la terza piazza. Nel post gara viene penalizzato anche Lotterer, sesto, con un Drive Throught, per un sorpasso in regime di Safety Car, facendolo scivolare quindi in 16esima posizione. La top10 quindi, oltre ai già citati Sims, Guenther, Di Grassi e Vandoorne, vede Mortara, Rowland, uno splendido de Vries (partito penultimo), Turvey, Abt e Calado, con gli ultimi due che entrano in zona punti grazie alle penalità di Lotterer e Buemi. Per il pilota inglese della Jaguar (vincitore quest’anno a Le Mans con la Ferrari) è il primo punto nella categoria.
Dopo due gare la classifica piloti recita Sims primo con 35 punti, davanti a Vandoorne con 27 e Bird con 26, mentre per i costruttori la BMW comanda con 53 punti, davanti alla Mercedes con 41 e alla Virgin con 36 Prossimo appuntamento del mondiale elettrico il 18 gennaio a Santiago del Cile.