A lanciare la proposta sarebbe stata, secondo quanto riportato da Roberto Chinchero su Motorsport.com, Liberty Media. L’azienda statunitense, a pochi giorni di distanza dalla controversa intervista rilasciata da Stefano Domenicali durante il round portoghese della MotoGP, ha messo sul tavolo della Formula 1 una proposta per modificare – di nuovo – il format del weekend di gara.
A essere ritoccato, in questo caso, sarebbe il programma dei fine settimana nei quali vengono disputate le Sprint Qualifying. Ricordate com’è organizzato un evento Sprint della Formula 1? Dopo le FP1 del venerdì mattina, i piloti scendono in pista al venerdì pomeriggio per una sessione di qualifica – tenuta con il format tradizionale – utile a decretare la griglia di partenza della Sprint Qualifying. L’esito di quest’ultima, disputata nel pomeriggio del sabato dopo una sessione di FP2 in programma invece al mattino, serve a stilare lo schieramento di partenza del GP vero e proprio, pronto per andare in scena di domenica.
La modifica che Liberty Media – e FIA – vorrebbero introdurre riguarderebbe il programma di lavoro del sabato mattina: ad affiancare le FP2, nel disegno sottoposto all’approvazione dei team, ci sarebbe un’ulteriore sessione di qualifica il cui risultato andrebbe a definire la griglia di partenza della Sprint Qualifying del sabato pomeriggio. Le qualifiche del venerdì pomeriggio, stando così le cose, tornerebbero invece a contare per il solo Gran Premio, con la gara Sprint che avrebbe dunque una propria sessione di qualifica “indipendente”.
Riportando rumors circolanti nel paddock dell’Albert Park, Chinchero ipotizza che le qualifiche del sabato mattina – quelle dedicate alla Sprint – possano disputarsi con un format che preveda un solo giro veloce per ciascun pilota. A rendere infatti improbabile che possano essere riproposte anche in questa sessione le ormai canoniche tre manche è la questione gomme, dato che i set di pneumatici attualmente portati da Pirelli nei weekend Sprint non basterebbero per far disputare addirittura sei “Q” di qualifica.
La palla a questo punto, come spesso accade in queste situazioni, passa alla F1 Commission. La proposta per essere accettata dovrà riscuotere almeno 28 voti sui 30 totali degli aventi diritto e, ipotizzando che Liberty Media e FIA siano concordi sul punto e che i loro 20 voti possano dunque già essere considerati a favore, l’ago della bilancia saranno i team: se 8 di loro dovessero approvare la modifica, essa diventerà operativa. Forse addirittura a stagione 2023 in corso.