Con la PS 9 “Monte Baranta”, andata in scena nel tardo pomeriggio di oggi, è andato in archivio il Day 1 del Rally d’Italia. I meravigliosi ed inconfondibili panorami sardi sono stati fondamentali per permetterci di riconoscere il luogo della corsa, dal momento che molte immagini paiono essere state prese direttamente dal Rally del Galles, penultimo appuntamento del Mondiale.
I piloti sono infatti stati sorpresi da un fango incredibilmente scivoloso, generatosi in seguito alle piogge torrenziali cadute sull’isola italiana nelle ore antecedenti la competizione, che ha cambiato notevolmente la conformazione della superficie stradale, solitamente composta da sabbia molto fine, andando così a mescolare le carte in tavola.
Questo fattore ha infatti ridotto lo svantaggio degli apripista, solitamente molto penalizzati nel nostro Rally, che così si ritrovano addirittura a comandare la classifica. In testa troviamo infatti Sebastien Ogier, che ha costruito tutto il suo vantaggio tirando come un matto lungo la PS 6, la più allagata tra tutte le speciali percorse. Il francese ha ivi recuperato decine di secondi su tutti gli avversari, passando in un lampo dal quinto al primo posto.
Continua a rinnovare il duello per il titolo Thierry Neuville (+18.9), in grado di tenere il ritmo del francese fino all’ultima speciale, quando un lungo gli ha fatto perdere diversi secondi insieme all’alettone posteriore. Il belga non è stato l’unico ad avere problemi lungo la PS 9, anzi, rispetto ad altri è persino stato fortunato.
L’ultima prova di giornata è infatti costata carissima ad Ott Tanak e Teemu Suninen, rispettivamente in terza ed in quarta posizione al via della speciale. L’estone ha sbagliato un salto, atterrando in maniera troppo violenta sull’anteriore e venendo così impossibilitato a proseguire; il pilota Ford, invece, ha mal giudicato una curva andando a sbattere contro un terrapieno. Entrambi i piloti sono stati costretti al ritiro e, probabilmente, riprenderanno domani grazie al Rally 2. Lo stesso destino è toccato ad Andreas Mikkelsen, forse vittima di un problema al cambio, che ha dovuto fermare la sua Hyundai lungo la PS 7 a causa di problemi meccanici.
Grazie a questi eventi, Jari-Matti Latvala (+37.2) è stato promosso dalla quinta alla terza piazza in pochi minuti: il finnico ha condotto una buona giornata, con prestazioni pomeridiane nettamente migliori rispetto a quelle mattutine, in cui non riusciva a trovare il grip necessario per spingere al limite la sua Yaris WRC.
L’altra Toyota, guidata da Esapekka Lappi (+41.6), segue poco distante, a confermare l’ottimo ritmo della vettura giapponese in terra italiana. Il giovane rallista, come il suo compagno di team, è andato in crescendo, passando da una mattinata non proprio eccelsa ad un ottimo pomeriggio.
Mads Ostberg (+58.3), così come 3 settimane fa in Portogallo, è la Citroen messa meglio in classifica. Il norvegese dice di non essere ancora completamente a suo agio con il mezzo, non avendo d’altronde avuto molte possibilità di provarlo, ma è riuscito a chiudere la giornata senza commettere gravi errori che avrebbero potuto porre fine alla sua corsa.
Non troppo convincente Hayden Paddon (+1:01.5), la cui situazione contrattuale al momento sembra decisamente poco rosea. Se dovessero mancare miglioramenti, le buone prestazioni di Sordo potrebbero rischiare di fargli saltare il sedile anche prima della fine dell’anno.
Brutta giornata anche per Craig Breen (+1:26.0), che ha litigato a lungo con la sua C3 a causa di un particolare problema tecnico: la vettura infatti è andata più volte in stallo lungo la PS 6, ripetendo così il problema visto giovedì sera lungo la SSS 1 e facendogli perdere decine di secondi. A parte il secondo posto ottenuto in Svezia, la sua stagione sta risultando parecchio sottotono, con un problema diverso ad ogni gara.
Classificato, ma con un distacco abissale, troviamo Elfyn Evans (+14:07.7): il gallese ha colpito un terrapieno nella prima prova della mattinata, finendo così per danneggiare una sospensione e rovinare fin dal principio l’intera gara.