L’impossibile è accaduto, in uno dei Rally più spettacolari della storia del Mondiale. A distanza di 5 anni dall’ultima vittoria, correndo con un programma part-time ed all’età di 44 anni, il Cannibale Sebastien Loeb torna a vincere una gara nel WRC. Un’impresa unica nella storia del Motorsport, destinata a far diventare il fenomeno francese ancor più leggenda di quanto non sia già.
Il 9 volte titolato ha faticato solo venerdì mattina, quando ha pagato alcune decine di secondi dagli altri top driver. Poi, in seguito anche alla foratura di Tanak, è stato in grado di recuperare posizioni su posizioni, arrivando così alla testa della corsa, che non ha più mollato fino alla fine. Si tratta del 79esimo trionfo di un Campione senza paragoni, nonché della prima vittoria stagionale per Citroen. E quella possibilità di tornare a tempo pieno il prossimo anno, che lo stesso Loeb non ha completamente escluso in un’intervista post gara, all’improvviso diventa ancora più allettante di quanto non fosse già.
Sebastien Ogier (+2.9) manca per un soffio una vittoria che sarebbe stata fondamentale per garantirgli un po’ di sicurezza in più in vista dell’ultimo round della stagione. Il transalpino, grazie anche al secondo posto ottenuto in Power Stage, è infatti in grado di salire in testa al Mondiale Piloti con 204 punti, 3 punti davanti al rivale Neuville. Per quanto possa sembrare paradossale non si tratta necessariamente di un vantaggio, dal momento che in Australia partire per primi costa molto in termini di tempo, ma è ancora troppo presto per fare simili considerazioni.
Grazie ad un’ottima Power Stage, Elfyn Evans (+16.5) è in grado di agguantare il secondo podio stagionale, aiutando crucialmente il compagno di team nella conquista della vetta in classifica iridata. Il gallese ha condotto una gara sempre nelle prime posizioni, e si è vendicato per la sconfitta subita l’anno scorso dal #5 Hyundai in Argentina, quando il belga lo batté per una questione di decimi.
In quest’occasione, infatti, è stato Thierry Neuville (+17.0) che ha perso una posizione per un nonnulla a causa di una toccata in Power Stage che gli ha danneggiato una ruota, facendogli così perdere tempo prezioso. Tra i punti bonus mancati (ha chiuso sesto nella prova finale) ed il terzo posto sfumato, quel semplice contatto gli è costato la leadership del Mondiale. Si spera per lui che non si trovi a recriminare, perdendo magari il titolo per meno di 3 lunghezze.
Dani Sordo (+18.6) chiude il pacchetto di mischia dei primi 5, rimasto molto compatto fino alla fine. Lo spagnolo ha ben figurato nella gara di casa, ed in classifica Mondiale si avvicina al compagno di team Mikkelsen, seppur con 5 gare in meno disputate.
Sesto posto per il grande deluso di questa corsa Ott Tanak (+1:03.9), nettamente in testa venerdì sera, che vince la Power Stage ma si ritrova a 23 lunghezze dalla testa del Mondiale. Matematicamente è ancora in lizza ma, senza fare troppi conti, per portare a casa il Titolo ha bisogno di vincere con Ogier e Neuville sostanzialmente fuori gara. Comunque sia, tutto può succedere, specie in un campionato imprevedibile come il WRC 2018.
Segue Esapekka Lappi (+1:16.6), veloce quest’oggi ma che, come già accennato più volte, è uscito dalle parti che contano della classifica sin dal venerdì.
Un deluso Jari-Matti Latvala (+1:26.4) completa il trio Toyota: il finlandese, secondo a sole 3 PS dal termine, ha danneggiato la ruota anteriore sinistra lungo la PS 17, venendo così costretto a rallentare ed a perdere posizioni su posizioni. Un gran peccato per il #7, velocissimo fino a questo momento, che vede così allontanarsi la possibilità di raggiungere il quarto posto nel Mondiale attualmente detenuto dal compagno Lappi.
Completano la zona punti Craig Breen (+2:07.0) ed Andreas Mikkelsen (+2:48.2), mentre, in un Rally che eccezionalmente non ha visto nessun ritiro tra le WRC Plus (eccezion fatta per Ken Block), Teemu Suninen (+3:52.0) deve accontentarsi dell’11esimo posto.
Nel WRC-2 il vincitore è ancora Kalle Rovanpera (+8:39.6), che riesce a respingere l’ultimo assalto di Jan Kopecky (+8:48.1) per conquistare il secondo trionfo consecutivo. Completa il podio il Campione del Mondo 2003 Petter Solberg (+10:16.2).