Un cedimento del cerchione anteriore sinistro. E’ stata questa la causa dell’incidente che, nel corso della mattinata di ieri, ha visto protagonista Sebastian Vettel durante il Day 2 della seconda sessione di test a Barcellona.
Il #5, mentre percorreva la lunga piega destrorsa di Curva 3 a circa 230 km/h di velocità, si è improvvisamente ritrovato impotente passeggero di una Ferrari SF90 partita per la tangente verso le barriere. “Non ho potuto far nulla per evitare l’impatto” – raccontava il tedesco nell’intervista di ieri – “Non avevo più il controllo su niente se non sui freni, quindi sono finito dritto contro le barriere”. Il cedimento di una componente era stato subito individuato dalla scuderia del Cavallino Rampante come causa scatenante l’incidente, ma lo stesso Vettel aveva preannunciato che per trovare il motivo principe dell’impatto sarebbe servito tempo a causa di tutti i danni accusati poi dalla SF90 a seguito dell’incidente.
Alla fine, dopo diverse ore di analisi, il verdetto ufficiale è stato quello che avete letto in apertura di articolo. Stando a quanto sostiene il comunicato diffuso dalla Scuderia Ferrari, l’incidente del tedesco sarebbe stato causato da un cedimento del cerchio anteriore sinistro, a loro dire provocato dal precedente impatto con un detrito presente in pista. Per la SF90, secondo gli uomini di Maranello, non c’è dunque nessun problema strutturale, e Charles Leclerc è stato regolarmente mandato in pista questa mattina per la terza e penultima giornata di test pre-stagionali di questo 2019.