Robert Shwartzman vince la Gara 1 del GP della Stiria di F2. Il pilota russo, partito in quarta posizione, si è reso protagonista di una prestazione suntuosa, riuscendo a difendersi negli ultimi giri da uno scatenato Tsunoda, dedicando il successo al padre, recentemente scomparso. Terzo Zhou, che batte Schumacher in volata. Male Ghiotto.
ROBERT SHWARTZMAN WINS IN FORMULA 2!
From sixth on the grid, reigning @FIAFormula3 champion @ShwartzmanRob takes his first victory in the championship ????#AustrianGP ???????? #F2 pic.twitter.com/7txl4wPotS
— Formula 2 (@FIA_F2) July 11, 2020
Tuttavia, la vera protagonista della gara è stata la pioggia. La perturbazione abbattutasi sulle coline austriache sin da stamane, dopo aver sospeso la F3, annullato la Porsche Supercup e ritardato la F1, ha colpito anche la categoria cadetta, che dopo quattro giri dietro la Safety Car è stata sospesa per circa mezz’ora. Dopo diverse voci su un possibile annullamento della corsa, tuttavia, finalmente il miglioramento della condizioni atmosferiche ha consentito la ripartenza delle vetture, per una gara accorciata da quaranta a trentasei tornate.
Quattro giri dietro la Safety Car, per poi vedere sventolata la bandiera verde, quindi, con Tsunoda a precedere Zhou, Ilott e Ghiotto. All’inizio i piloti decidono di essere molto cauti, per via delle condizioni proibitive dell’asfalto, ma man mano che la pista va asciugandosi iniziano a prendersi sempre più rischi. Già al primo giro dopo la partenza lanciata Aitken si dimostra molto aggressivo, passando subito Ghiotto per la quarta piazza, con dietro Shwartman che inizia ad insidiare anche lui il pilota italiano, oggi poco in palla con le gomme. Il duello continua fino al quattordicesimo giro, quando Ghiotto è costretto a cedere la sua quinta posizione al russo. Al giro successivo Lundgaard passa Aitken, che viene raggiunto anche da uno Shwartzman molto veloce; a questo punto l’anglocoreano, capendo di essere in crisi di gomme, decide di rientrare ai box, e così fa anche Ghiotto che lo segue a ruota. Sono i primi due del gruppo di testa a rientrare, mentre tutti gli altri continuano. Drugovich intanto accusa problemi ai freni, tanto che questi sono resi incandescenti dalle alte temperature causate dall’ostruzione delle bocchette di raffreddamento, con conseguente spettacolare fiammata al cambio gomme.
Con l’asciugarsi della pista la tattica di rimanere fuori sembra funzionare sempre di più. Al ventesimo giro Schumacher entra ai box, e riesce ad uscire davanti a Ghiotto. Anche se le gomme fredde del tedesco gli impongono di farsi passare dall’italiano, riesce a rimanere in scia, per poi passarlo pochi giri dopo. Davanti intanto anche l’altra Prema di Shwartzman azzecca la strategia, passando Ilott dopo il suo pit stop al ventiquattresimo passaggio per la terza posizione, dietro Tsunoda e Matsushita che non si sono ancora fermati. Proprio Tsunoda, leader incontrastato fino a quel momento della gara, accusa problemi alla radio, che non gli permettono di sentire i tecnici che lo richiamano per tornare ai box. Dopo diversi tentativi di segnalazione il pilota giapponese rientra solo al ventiseiesimo passaggio, e il tempo perso in pista e un pit stop molto lento lo fanno scivolare indietro in quarta posizione. A questo punto il nipponico si lancia in un’avvincente rimonta negli ultimi dieci giri, passando sia Ilott che Zhou e andando a caccia di Shwartzman. Dietro intanto è Mick Schumacher a movimentare la corsa, e, complice una migliore gestione delle gomme, inizia a rimontare su Lundgaard (che uscirà di pista al trentesimo giro facendo passare il tedesco), Ilott e Zhou. Gli ultimi sei giri sono al cardiopalma, con un duello tra Shwartzman e Tsunoda per la leadership e un triello tra Zhou, Ilott e Schumacher per il terzo gradino del podio. Davanti a spuntarla è il russo, che riesce a difendersi egregiamente da uno Tsunoda colpevole forse di aver “bruciato” le gomme nella sua furiosa rimonta, mentre dietro Schumacher passa in modo egregio Ilott, ma perde in volata il confronto con il cinese. Per Shwartzman è la prima vittoria in carriera in F2, giunta già al secondo appuntamento e che sicuramente può essere di buon auspicio per il proseguimento della stagione.
A punti anche Lundgaard, Armstrong, Ticktum (che domani scatterà dalla pole), Aitken e Gelael, mentre solo undicesimo Luca Ghiotto, entrato in crisi di gomme nel finale di gara. La classifica del campionato vede proprio il giovane russo davanti a tutti con 48 punti, davanti ad Ilott con 37 e Tsunoda e Ticktum a 24. Appuntamento domani alle 11.10 per la Sprint Race, che come sempre vedrà la griglia invertita per i primi otto al traguardo oggi.