Pur essendosi presentata solamente per terza ai blocchi di partenza, in un certo senso si può dire che sia stata la RedBull RB14 a scattare per prima. A sole poche ore dalla presentazione ufficiale della vettura, infatti, la nuova creatura di Milton Keynes è diventata la prima monoposto di F1 del 2018 a calcare con i propri pneumatici l’asfalto di un circuito del Mondiale, rendendosi protagonista di un breve shakedown in quel di Silverstone.
Sotto una leggera pioggia che ha reso bagnato l’asfalto del circuito inglese, Daniel Ricciardo – munito per motivi precauzionali addirittura di pneumatici FullWet – si è calato nell’abitacolo della sua nuova monoposto per sfruttare parte dei 100 km aggiuntivi ai test che la FIA concede a ciascun team di F1 in occasione dei Filming Day. Ovviamente, date le condizioni della pista e l’estrema gioventù di una vettura ancora da svezzare, il #3 della RedBull non ha minimamente cercato il tempo, ma si è limitato a familiarizzare con la RB14 controllando che sulla creazione di Adrian Newey tutto funzionasse a dovere in questa sua prima accensione.
Nessuno in RedBull ha proferito parola sulle primissime sensazioni date dall’ultima nata, ma complici le rassicurazioni che provengono da Renault circa l’affidabilità e la potenza della Power Unit – che peraltro sembra essere dotata di un discreto timbro -, nel team inglese regna un certo ottimismo in vista della stagione 2018. Anche perché la RB14, sotto un “vestito” camouflage indossato appositamente per l’occasione, nasconde decisamente di più di quello che voglia dare a vedere, ed anche l’evidente anticipo con cui si sono mossi quest’anno a Milton Keynes fa pensare che Horner e compagni si siano decisamente stufati di recitare la parte dei comprimari nella lotta al titolo mondiale.
Up and running for 2018 ???? #RB14 pic.twitter.com/0VFPPvPz6L
— Red Bull Racing (@redbullracing) February 19, 2018