Al via del Rallye di Monte-Carlo, prova di apertura della stagione 2022 del World Rally Championship, manca sempre meno. L’asfalto freddo – e spesso ghiacciato – delle stradine della Francia meridionale è ormai pronto per dare il benvenuto alla nuova era del Mondiale Rally.
A pochi giorni dall’apertura delle ostilità sportive di un’annata che inizierà con i due Sebastien (Ogier e Loeb) ma che proseguirà poi senza di loro sono ancora molte le domande che aleggiano attorno alle nuove Rally1. Ibride, con una meccanica e un’aerodinamica semplificata rispetto alle WRC Plus mandate in pensione al termine della stagione 2021, le neonate Puma, i20 e Yaris che sono in questi giorni impegnate nelle ultime sessioni di test avranno il difficile compito di non fare rimpiangere quelle che sono state vetture adorate da team, piloti e tifosi.
Se dal punto di vista emozionale le clip giunte dalle giornate di preparazione sembrano avere fugato molti dubbi in proposito, sul fronte prestazionale restano tuttora dei punti interrogativi. L’impressione – com’è giusto che sia trattandosi di una generazione di automobili ancora da svezzare, sviluppare e perfezionare – è che le Rally1 non siano ancora in grado di reggere il confronto velocistico con le Plus. Non scopriamo nulla di nuovo: con masse differenti per via delle batterie, caratterizzate da un’erogazione diversa rispetto alle auto del recente passato e con la gestione del sistema ibrido da scoprire e interpretare, pensare che le Rally1 siano sin da subito più veloci delle vetture che sono state canto del cigno per le WRC Plus sarebbe ingenuo. Eppure, a detta di qualcuno, non dovremo attendere molto prima di vedere questa nuova generazione di auto andare veloce come la precedente.
Terenzio Testoni, rally activity manager di Pirelli, ipotizza infatti che possano essere necessarie poche stagioni per assistere addirittura a un sorpasso prestazionale. “Partiamo dal presupposto che per avere a disposizione dei primi dati attendibili circa le differenze velocistiche tra Rally1 e WRC Plus bisognerà attendere le prime gare su terra, ovverosia Portogallo e Sardegna” – esordisce Testoni parlando con Motorsport.com – “Nelle prime uscite di questa stagione credo sarà complesso avere dei riscontri affidabili data la particolarità delle gare”. “All’inizio le Rally1 si dimostreranno certamente più lente delle WRC Plus, però mi aspetto che con lo sviluppo che verrà effettuato in questa e nelle prossime stagioni possano anche rivelarsi più veloci delle vetture precedenti” – aggiunge Testoni – “Ora però non lo sono di certo”. Basterà questa constatazione per impedire che ci si esalti tremendamente per il via della nuova stagione del WRC? No, credo proprio di no.