Kimi Raikkonen domani avrà la seconda (delle tre) Power Unit della stagione. L’amara novella è arrivata dopo il guasto registrato nelle FP2 di oggi pomeriggio. Alla Ferrari non si disperano e anzi, sono già al lavoro per «salvare il salvabile». Ma il cedimento fa preoccupare.
Il pilota finlandese aveva subito un calo di potenza tra la curva 9 e la curva 10. Abbiamo tutti sentito il «Kimi, stop the car» che ha costretto il finnico a spegnere il motore. Per fortuna è riuscito a rientrare ai box, ma non pochi interrogativi si agitavano attorno al fumo bianco partito dal retrotreno della SF71H marchiata col numero 7.
Raikkonen dichiarava fiducioso dopo la sessione: «Non è stato un venerdì molto lineare per noi, però sappiamo cosa dobbiamo fare e nella maggior parte dei casi è andata bene, quindi dovrebbe andare bene anche domani». E a lungo al Cavallino non hanno saputo cos’era successo: «C’è stato un problema che mi ha costretto a fermarmi» ha detto Kimi «ma dobbiamo ancora capire esattamente di cosa si tratti».
La doccia fredda è arrivata in serata, con la notizia che l’unità termica ha ceduto. Il che significa che bisogna sostituire l’intera PU. Una sventola che ha colto di sorpresa la Scuderia e inizia ad agitare tristi timori: la power unit non aveva ancora raggiunto il chilometraggio finito e anzi termina la sua corsa con 1000km in meno di quanto si sperava. “Solo” 3150km infatti sono quelli portati a casa da Melbourne a qui.
Tutte le componenti sono già state inviate a Maranello per controllare se è possibile riciclarne qualcuna. Ricordiamo che le penalità sono attribuite pezzo per pezzo. Da quest’anno poi il numero di componenti disponibili in una stagione per non incorrere in penalità è sceso da 4 a 3. Per sua fortuna, Raikkonen non dovrà scontar nulla sulla griglia: non solo è a quota 2, ma è anche venerdì (e tra venerdì e sabato queste sostituzioni sono permesse).