Si è conclusa – forse momentaneamente – la telenovela che ha coinvolto la rosea scuderia di Lawrence Stroll, accusata da Renault di aver copiato i brake ducts dalla Mercedes W10 dello scorso anno.
Una multa di 200.000 euro per auto (quindi 400.000 totali) per aver schierato le monoposto con dettagli irregolari nel GP di Stiria, 15 punti in meno nel campionato costruttori, e una reprimenda per il GP di Ungheria e il GP di Gran Bretagna.
La press-release che però ha rilasciato la FIA da alcune informazioni molto importanti:
–Il 6 Gennaio 2020 è arrivato un brake duct alla sede della Racing Point da parte di Mercedes. Questo però – scrive la FIA – non costituisce reato in quanto la parte non è stata usata e non viola particolari articoli del regolamento in modo specifico.
– Racing Point ha ottenuto i modelli CAD dei ducts della W10, ma ciò all’epoca non costituiva reato in quanto nel 2019 non erano ancora considerate listed parts.
-La violazione riguarda il Regolamento Sportivo e non Tecnico, perciò le due auto non sono state squalificate dai GP.
-Alla FIA è noto che il regolamento non è molto chiaro in questa materia, per cui non ha inflitto il massimo della pena.
-Alcuni micro-dettaglli dei ducts sono differenti, ma il funzionamento aerodinamico è identico, secondo le analisi della Federazione.
Resta da Verificare se Racing Point farà appello come preannunciato, oppure lascerà correre.
Szafnauer non si è detto soddisfatto nelle ultime dichiarazioni, difatti lo scenario resterà aperto. La cosa certa è che la collaborazione tra Mercedes e Racing Point è stata ora dichiarata ufficialmente, si attendono quindi risvolti probabilmente anche per altre parti della monoposto.