Sul chiaro si piange ma sul satellite non si ride. Questa è la morale che emerge dalle ultime programmazioni tivvù quando si parla di motori. Perché nel nostro Paese sta diventando sempre più difficile riconoscere alle Formule il rispetto che meritano.
Settimane fa vi raccontammo di come Rai Sport non mandò in onda l’ePrix di Buenos Aires. All’epoca facemmo presente che la TV di Stato aveva pagato fior di quattrini pur di accaparrarsi la diretta della serie elettrica. Senonché la gara elettrica fu bloccata per «far posto, su entrambi i canali RAI, ad atletica leggera e basket».
Il tema ha avuto una certa visibilità, e non solo da noi. La pagina italiana ufficiale del Campionato protestò ufficialmente per la mancata trasmissione della corsa, in precedenza inserita nelle programmazioni di Viale Mazzini. E quando l’account di Rai Sport F1 osservò che i cambi di programma erano stati notificati anche via social, la risposta piccata fu che gli accordi erano ben diversi. Con tanto di screen allegato del sito mondiale della Formula E.
Tuttavia – evidentemente in uno slancio per la par condicio – anche Sky ha pensato che una categoria che trasmette in esclusiva non meriti la diretta. Stiamo parlando in questo caso della IndyCar, che alle 22.30 di domenica 9, ora italiana, ha corso il GP di Long Beach. Trasmesso da Sky un’ora e mezza dopo.
Ancor prima il GP inaugurale fu dato in differita su Sky Sport Mix HD. La scelta servì ad attrarre qualche critica in più rispetto a quante le reti di Murdoch normalmente ricevono. Trasmettere la Indy su Sky Sport Mix infatti impedì a molti abbonati di poter vedere la gara in diretta e in forma integrale, perché il canale è visibile soltanto a chi ha MySky o un decoder HD. In più, l’ora legale scombinò i piani della tivvù italiana e quindi la corsa fu trasmessa in differita anziché in diretta, come era stato invece previsto. Anche in questo caso i tifosi hanno brontolato.
Tuttavia la programmazione della pay-TV dello scorso weekend ripropone il problema. Anzi lo amplifica. Per una scelta redazionale, Sky ha deciso di mandare in differita la corsa americana a mezzanotte su Sky Sport 3. In molti hanno tuonato contro le repliche di Race Anatomy o del baseball, e della bulimia di canali Sport non efficientemente sfruttata dalla televisione a pagamento. Per tacere del fatto che Sky Sport F1 HD non può più ospitare le gare Indy a causa di “problemi di sponsor e copyright” (cit. Guido Meda su Twitter).
Come se non bastasse, la differita è andata in onda pure in ritardo. Infatti, per mostrare la conclusione della partita NBA tra Cleveland Cavaliers e Atlanta Hawks, la bandiera verde di Long Beach è stata videotrasmessa attorno alla mezzanotte e mezza italiana. Si tratta – va detto – di scelte redazionali legittime, forse perfino obbligate. Ma che finiscono per svalutare un servizio che potrebbe essere di qualità molto maggiore.
Nella gara del 9 aprile, tra l’altro, Sky Sport non ha usato le sovrimpressioni con cui finora sono state teletrasmesse le gare IndyCar. La nuova grafica originale è all’avanguardia e però non era stata disponibile per anni al pubblico italiano, probabilmente per altri problemi di sponsor che Murdoch adesso è riuscito a risolvere. Il che dimostra che Sky è tutt’altro che incapace di migliorare il proprio servizio, se lo vuole.
Dopo due gare in differita, noi di Fuori Traiettoria confidiamo che Sky trasmetta in diretta il prossimo GP d’Alabama, di cui ha pagato profumatamente l’esclusiva. La Rai ha trasmesso l’ePrix del Messico in diretta, forse (chissà) in parte anche grazie alle nostre pressioni. Per onestà nei confronti dei nostri lettori confessiamo che è stato difficile, e professionalmente complicato, seguire questo inizio di stagione a stelle e strisce. Se a St. Pete abbiamo deciso di affidarci alle dirette scritte di una testata americana affidabile per fornirvi i risultati quasi in diretta, con Long Beach abbiamo deciso di rinunciare al live e attendere la differita Sky pur di guardare la gara coi nostri occhi.
Capite bene che è un dilemma spinoso per chi vuole raccontarvi queste corse, dover scegliere tra affidarsi ai live scritti rinunciando alla gara e “leggere coi propri occhi” la corsa privandovi della news in diretta. Però non c’è alcuna alternativa perché live streaming legali in Italia, proprio perché Sky ha comprato i diritti TV, non ce ne sono. Per questo speriamo, con tutto il cuore, che l’Italia abbia indietro le dirette IndyCar…