La paura fa 90, Lewis Hamilton fa 104. Questo è infatti il numero di pole position ottenuto in carriera dal #44, strepitoso nelle qualifiche del GP d’Ungheria e in grado di rovinare la festa a Max Verstappen, 2° per una manciata di millesimi e beffato dal grande rivale nella corsa al Mondiale 2021. Si confermano in ottima forma le McLaren, mentre è strepitoso Guanyu Zhou che chiude addirittura davanti a Leclerc, 6°. Buono il rientro di Ricciardo, male Sainz e soprattutto Russell. Ecco la cronaca completa.
Con l’introduzione della Alternative Tyre Allocation è svanita per i team la possibilità di scegliere la mescola con cui mandare in pista i propri piloti nelle varie manche delle qualifiche, e dunque la Q1 si apre con un nugolo di vetture immediatamente in azione nel tentativo di mandare il più in fretta possibile in temperatura le ostiche gomme Hard. Al termine della prima parte delle qualifiche è Guanyu Zhou il più veloce in pista: il cinese dell’Alfa Romeo, in modo quasi incredibile, grazie al suo 1’18”143 si toglie la soddisfazione di mettersi dietro tutto il resto dello schieramento della F1. Bene anche Red Bull e Ferrari, che mettono le proprie monoposto davanti alla McLaren di Oscar Piastri e alla Mercedes di Lewis Hamilton, mentre Fernando Alonso chiude 8° la Q1 finendo davanti a un ottimo Nico Hulkenberg e a un Lando Norris costretto a faticare più del previsto per via di un primo crono cancellato per via dei track limits. Ultimo dei qualificati è Daniel Ricciardo, che torna in F1 e strappa subito un accesso al Q2, mentre c’è grande delusione in casa Mercedes per George Russell: il #63 chiude infatti addirittura 18°, venendo escluso insieme ad Alexander Albon e Yuki Tsunoda (rispettivamente 16° e 17°) e a Kevin Magnussen e Logan Sargeant, destinati a occupare domenica l’ultima fila dello schieramento.
Nella Q2 spazio alle mescole Medium, protagoniste della sezione centrale del nuovo format di qualifiche che ritroveremo anche in occasione del GP d’Italia a Monza. Davanti a tutti si mette questa volta Lando Norris, che grazie al suo 1’17”328 conferma l’attuale stato di grazia suo e della McLaren e si mette dietro sia Lewis Hamilton che Max Verstappen, costretto a un secondo tentativo per via del mancato rispetto dei track limits nel suo primo giro cronometrato. Ancora in grande spolvero l’Alfa Romeo, che piazza Valtteri Bottas 4° davanti a Oscar Piastri e a Charles Leclerc, mentre il biondissimo Nico Hulkenberg mette la sua Haas al 7° posto andando a precedere Sergio Perez, Guanyu Zhou e Fernando Alonso. Primo degli esclusi è clamorosamente Carlos Sainz: il #55 paga appena tre millesimi di ritardo dal crono del cinese dell’Alfa Romeo e solamente due millesimi da quello del #14 di Aston Martin, venendo così costretto ad accontentarsi dell’11ª posizione. Insieme allo spagnolo della Ferrari vengono eliminati anche Esteban Ocon, Daniel Ricciardo, Lance Stroll e Pierre Gasly, che si schiererà quindi sulla 15ª casella dello schieramento di domani.
L’inizio della Q3 coincide con l’entrata in scena delle gomme Soft, le più prestazionali tra quelle a disposizione di team e piloti. Al termine del primo tentativo è Max Verstappen il più veloce in pista: il #1 ferma il cronometro sull’1’16”612, mettendosi dietro Lewis Hamilton – 2° a 126 millesimi di ritardo dall’olandese – e Lando Norris, 3° e con un gap di quasi tre decimi dalla vetta. A poco meno di due minuti dalla bandiera a scacchi i dieci piloti più veloci del sabato magiaro tornano nuovamente in pista per l’ultimo e decisivo tentativo della giornata, e a sorridere è un redivivo Lewis Hamilton! Il #44 stampa un velocissimo 1’16”609 che gli permette di precedere per 3 millesimi Max Verstappen, con l’olandese che rischia di perdere anche la prima fila per via di Lando Norris, 3° a 85 millesimi dal crono di Hamilton e davanti a Oscar Piastri, ottimo 4°. Strepitosa è la prestazione di Guanyu Zhou, che chiude in 5ª posizione addirittura davanti a Charles Leclerc e al più esperto compagno di squadra Valtteri Bottas, mentre Fernando Alonso è costretto ad accontentarsi dell’8ª casella dello schieramento davanti a Sergio Perez – 9° e lontanissimo dal riferimento di Verstappen – e Nico Hulkenberg.