La pausa estiva non sembra avere intaccato in alcun modo la fame di successi di Max Verstappen: l’olandese, dominatore assoluto di questa stagione di F1, si è preso anche la pole position del GP d’Olanda al termine delle qualifiche di quella che è la sua gara di casa. Bene Norris, che mitiga la delusione dovuta al distacco patito grazie alla sua 2ª posizione finale, bene anche Russell, 3° con l’unica Mercedes sopravvissuta fino al Q3, e benissimo Albon, straordinariamente 4° con una Williams in grande spolvero nel sabato di Zandvoort. Deludono invece, tra incidenti e prestazioni sottotono, Leclerc, Perez e Hamilton. Ecco la cronaca completa.
La prima manche delle qualifiche del Gran Premio d’Olanda va in scena su un asfalto ancora bagnato dalla pioggia del mattino, con tutti i piloti che decidono saggiamente di optare per dei set di Intermedie. In una Q1 che vede i tempi sul giro abbassarsi in modo costante a causa del continuo miglioramento delle condizioni della pista, davanti a tutti si piazza a sorpresa Alexander Albon: il pilota della Williams ferma il cronometro sull’1’20”939, togliendosi la non banale soddisfazione di strappare temporaneamente la prima posizione in classifica dalle mani di Max Verstappen, 2° a soli 26 millesimi di distacco dal #23. 3ª posizione per Oscar Piastri, ad aprire la seconda fila virtuale davanti al compagno di squadra Lando Norris, mentre Carlos Sainz con la prima delle Ferrari va a precedere George Russell, Lance Stroll e Pierre Gasly. 9° Tsunoda, che dalla vetta paga 842 millesimi di ritardo, con Fernando Alonso a chiudere la top ten di questa prima manche. Rischiano non poco Sergio Perez e Charles Leclerc, rispettivamente 13° e 14° allo sventolare della bandiera a scacchi, mentre stacca il biglietto d’ingresso alla Q2 Logan Sargeant, 15° in 1’22”036. Primo degli esclusi è dunque Guanyu Zhou, che precede un deludente Esteban Ocon, la Haas di Kevin Magnussen (che vede Nico Hulkenberg chiudere invece 11° davanti a Hamilton), la Alfa Romeo di Valtteri Bottas e l’AlphaTauri di Liam Lawson, chiamato in tutta fretta a prendere il posto di un Daniel Ricciardo infortunatosi ieri pomeriggio nel corso delle FP2.
Ecco la classifica completa al termine della Q1:
Nonostante una pista che va sempre più asciugandosi, nessun pilota tenta l’azzardo di montare gomme Slick neppure nel corso del Q2 delle qualifiche del GP d’Olanda. In testa al gruppo si piazza stavolta Max Verstappen, che stampa un 1’18”856 chiudendo davanti a Oscar Piastri e a uno strabiliante Alexander Albon, 3° a 543 millesimi di ritardo dal crono del #1. 4ª piazza per Fernando Alonso, che con la prima delle Aston Martin precede Charles Leclerc, mentre Russell è 6° inseguito da Lando Norris: il #4, distante 913 millesimi da Max Verstappen, ha il merito di essere stato l’unico capace di passare indenne attraverso la seconda manche delle qualifiche senza avere montato un nuovo set di Intermedie. 9° è Carlos Sainz, che si issa all’interno della top ten grazie a un colpo di reni nel finale, con Logan Sargeant che completa invece il sabato da sogno della Williams: l’americano approda infatti al Q3 grazie al suo 1’20”067, chiudendo a poco più di 1” di ritardo dal tempo messo a segno dall’olandese della Red Bull. Primo degli esclusi è invece Lance Stroll, che precede Pierre Gasly e – a sorpresa – Lewis Hamilton, solamente 13° e davanti in questa seconda manche ai soli Yuki Tsunoda e Nico Hulkenberg.
Ecco la classifica completa al termine della Q2:
Con una traiettoria asciutta in maniera sempre più evidente la Q3 si apre con qualche differenziazione a livello di strategie: qualcuno decide di scendere in pista ancora con le Intermedie, qualcun altro invece tenta da subito di far segnare un tempo con gomme Soft. Tra coloro che provano sin dall’inizio della manche a sfruttare le Slick c’è anche Logan Sargeant che, dopo avere conquistato l’accesso all’ultima e decisiva parte delle qualifiche, finisce a muro dopo meno di 2’ causando una bandiera rossa. Dopo un’interruzione piuttosto lunga e utile soprattutto ai commissari per rimettere in sesto le barriere danneggiate è Charles Leclerc a provocarne un’altra: il #16 della Ferrari, nel tentativo di migliorare la sua 5ª posizione provvisoria, finisce fuori pista all’uscita di Curva 9 causando un’altra bandiera rossa e danneggiando non poco la sua SF-23. L’azione ricomincia a poco più di 4’ dallo sventolare della bandiera a scacchi, con gli occhi di tutti che sono puntati sulla sfida tra Max Verstappen e le due McLaren. A spuntarla, per la gioia delle migliaia di tifosi olandesi presenti sulle tribune di Zandvoort, è proprio il #1: la punta di diamante della Red Bull ferma infatti il cronometro sull’1’10”567, rifilando oltre 5 decimi a Lando Norris e 727 millesimi a George Russell, 3° al termine delle qualifiche. Uno spettacolare Alexander Albon artiglia la seconda fila dello schieramento davanti a Fernando Alonso, mentre Carlos Sainz – 1° dei piloti ad accusare oltre 1” di ritardo dalla vetta – precede la Red Bull di Sergio Perez, 7° e lontano anni luce dalla prestazione del compagno di squadra. 8° è Piastri, che compie un passaggio un po’ a vuoto nel momento decisivo della sessione, mentre a spartirsi la quinta fila dello schieramento provvederanno Charles Leclerc e Logan Sargeant.