All’improvviso, Daniel Ricciardo. In quella che sembrava poter essere la giornata della prima Pole Position in carriera di Max Verstappen è stato proprio il compagno di squadra dell’olandese a rovinargli la festa: il #3, redivivo dopo un periodo difficilissimo, ha sfoderato nel corso dell’ultimo tentativo delle qualifiche del GP del Messico un giro che gli è valso non solo la Pole, ma anche il nuovo record della pista. Alle sue spalle domani partirà un furente Verstappen, che assieme ai due occupanti della seconda fila – i rivali nella lotta al Mondiale, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel – sicuramente saprà regalarci una partenza da urlo. Bene le Renault e le Alfa Romeo Sauber, deludono le Haas. Ecco la cronaca completa.
La Q1 scorre via senza particolari colpi di scena, ed a mettersi davanti a tutti è Valtteri Bottas. Il #77 – sulla cui monoposto è stato sostituito il motore a seguito del problema idraulico occorsogli durante le FP3 – chiude la prima manche in 1’15″580, rifilando 93 millesimi a Lewis Hamilton: entrambe le Mercedes sono state autrici di due tentativi, il secondo dei quali effettuato calzando HyperSoft dopo aver tentato di passare il turno con le UltraSoft. Alle spalle delle due W09 Hybrid si piazzano le due RB di Verstappen e Ricciardo, subito inseguite da un Sebastian Vettel che dalla vetta della classifica paga per ora oltre mezzo secondo. Bene in questa prima frase le Force India, le Toro Rosso e le Sauber, mentre a deludere sono le due Haas e le due Williams. Tra gli esclusi infatti, assieme ad uno sconsolato Vandoorne che occupa la 17^ piazza, troviamo Grosjean e Magnussen – rispettivamente in 16^ e 18^ piazza – e Stroll e Sirotkin, che con le loro monoposto occupano l’ultima fila virtuale.
Ecco la classifica completa al termine della Q1:
La Q2 si apre invece con le due Mercedes, le due Ferrari e le due Red Bull che scendono in pista con UltraSoft per evitare di dover utilizzare le poco resistenti HyperSoft nella prima fase del GP di domani, quella in cui le macchine a pieno carico faranno soffrire maggiormente le coperture Pirelli. La strategia riesce a tutti e sei i Top Driver, con Verstappen che si prende la vetta della seconda manche in 1’15″640, un crono che permette al #33 di staccare per soli 4 millesimi Hamilton e per 75 millesimi Vettel, con Ricciardo, Bottas e Raikkonen ad inseguire. Bene in questa Q2 le due Renault e le due Alfa Romeo Sauber, mentre vengono escluse a causa di mancanza di gomme HyperSoft le due Force India: Ocon (11°) e Perez (13°) sono stati infatti costretti a tentare di accedere alla Q2 con gomme UltraSoft, ma il limite imposto da Ericsson con le Pirelli rosa era troppo elevato per le VJM11. Tra Ocon e Perez si piazza poi Fernando Alonso, e tra gli esclusi si trovano anche Brendon Hartley – autore di un errore nel suo ultimo tentativo – e Gasly, che viste le posizioni di penalità che gli saranno rifilate ha preferito non girare affatto.
Ecco la classifica completa al termine della Q2:
Nella Q3 ovviamente nessuno tenta azzardi strategici, e quindi tutti da subito in pista con le HyperSoft. Al termine di un tiratissimo primo tentativo è Max Verstappen a prendersi la Pole Position provvisoria, grazie ad un 1’14″785 che gli consente di rifilare 185 millesimi ad un Sebastian Vettel che a propria volta lotta sul filo dei millesimi con Hamilton e Ricciardo. Bottas e Raikkonen inseguono più staccati, con Leclerc, Hulkenberg, Sainz ed Ericsson a spartirsi le rimanenti posizioni della top ten virtuale. A circa 3′ dallo sventolare della bandiera a scacchi tornano di nuovo tutti in pista muniti di HyperSoft, ed al termine del secondo tentativo la classifica si riscrive totalmente: a prendersi la Pole Position del GP del Messico è infatti Daniel Ricciardo, autore di un rapidissimo 1’14″759 che stacca di appena 26 millesimi il compagno di team Max Verstappen, mentre Lewis Hamilton e Sebastian Vettel partiranno appaiati dalla seconda fila dello schieramento. Terza fila tutta finlandese con Bottas a precedere Raikkonen, mentre le due Renault di Hulkenberg e Sainz si tolgono lo sfizio di mettersi dietro le due Alfa Romeo Sauber di Leclerc ed Ericsson.
Ecco la griglia di partenza del GP del Messico, al netto delle penalità di Pierre Gasly: