In delle qualifiche iniziate in ritardo prima e finite in anticipo poi è stato ancora una volta Max Verstappen a prendersi la vetta della classifica. Il #1 della Red Bull, al termine di un Q3 reso insidiosissimo dalla pioggia che incombeva sul venerdì di Interlagos, conquista la pole position del GP del Brasile di F1 davanti a Charles Leclerc e alle ottime Aston Martin di Lance Stroll e Fernando Alonso. Deludono le McLaren, sfortunato invece Perez.
La Q1 delle qualifiche del GP del Brasile, iniziate con 15’ di ritardo per dare modo ai commissari di rimuovere alcuni detriti presenti in pista, si chiude con George Russell davanti a tutti. Il #63 della Mercedes, che insieme a Esteban Ocon e Pierre Gasly sarà convocato in Direzione Gara al termine delle qualifiche per spiegare l’impeding in pit lane di cui i tre si sono resi protagonisti, ferma il cronometro sull’1’10”340 staccando di 96 millesimi Max Verstappen e di poco più di 13 centesimi Charles Leclerc, 3° al termine di questa prima manche davanti a un ottimo Nico Hulkenberg. 5° è Piastri, che precede le due Aston Martin di Lance Stroll e Fernando Alonso, mentre Kevin Magnussen si toglie lo sfizio di chiudere davanti a Lewis Hamilton, Lando Norris e Carlos Sainz. 13° è Perez, che rinuncia al proprio ultimo tentativo, mentre i già citati Ocon e Gasly si accaparrano gli ultimi due posti disponibili per il Q2. Primo degli esclusi è Yuki Tsunoda, seguito a soli 6 millesimi di distanza dal compagno di squadra Daniel Ricciardo, con Bottas, Sargeant e Zhou che occupano invece gli ultimi tre posti della classifica.
Ecco la classifica completa al termine del Q1:
Nel Q2 delle qualifiche del GP del Brasile è invece Lando Norris a prendersi la testa della classifica. Il #4 sigla la miglior prestazione in 1’10”021, rifilando 141 millesimi a Max Verstappen e poco meno di due decimi a Sergio Perez, 3° davanti a Fernando Alonso e Carlos Sainz. 6° è George Russell, che precede Oscar Piastri, Charles Leclerc e Lewis Hamilton, mentre Lance Stroll chiude la top ten al termine di una sessione disputata con lo spauracchio della pioggia e con un costante miglioramento della pista che costringe tutti i piloti a ben più di un tentativo ciascuno. Primo degli esclusi è Nico Hulkenberg, che con la sua Haas precede le due Alpine di Esteban Ocon e Pierre Gasly, l’altra Haas di Kevin Magnussen e la Williams di Alexander Albon, 15° e unico pilota ad essersi visto cancellato un tempo per violazione dei track limits.
Ecco la classifica completa al termine del Q2:
Nel Q3 delle qualifiche del GP del Brasile, a differenza di quanto successo nelle due precedenti manche, a tutti – o quasi – basta un solo tentativo. La tanto paventata pioggia arriva infatti a poco più di 4’ dallo sventolare della bandiera a scacchi, e dunque le prime dieci posizioni sulla griglia di partenza della gara di domenica vengono decise dall’unico giro cronometrato messo a segno con gomma asciutta.
A conquistare la pole position è Max Verstappen, che su una pista diventata improvvisamente molto più difficile da interpretare per via del repentino abbassamento di temperatura causato dall’arrivo della perturbazione ferma il cronometro sull’1’10”727 (un tempo di 7 decimi più lento rispetto alla miglior prestazione di Norris nel Q2!) e stacca di quasi tre decimi la Ferrari di Charles Leclerc, 2°. Ottimo 3° è Lance Stroll, abile nello sfruttare il perfetto timing con cui Aston Martin decide di mandare in pista lui e Fernando Alonso – 4° – nelle cruciali fasi del Q3, mentre Lewis Hamilton chiude in 5ª posizione davanti a George Russell. Solamente 7° Lando Norris, che non va oltre un 1’11”987 lontano anni luce dal crono messo a segno durante la Q2, mentre tante piccole imperfezioni nel corso del suo giro cronometrato valgono a Carlos Sainz l’8ª piazza davanti a uno sfortunato Sergio Perez. Il messicano, che fino all’inizio dell’ultimo settore era in lizza per un posto in seconda fila, è stato costretto ad alzare il piede nella parte finale del tracciato per via della bandiera rossa causata dall’escursione fuori pista di Oscar Piastri e si è dovuto accontentare del 9° posto, conquistato proprio davanti al #81 della McLaren che per via del proprio errore non è riuscito a completare neppure un giro cronometrato.