Così come la Formula 2, anche la Formula 3 avrà davanti una lunga pausa adesso, fino al weekend di Imola, quando le vetturine della terza serie torneranno in pista, dopo anche una sessione di test a Barcellona. Con due round di dieci alle spalle, è giunto il tempo di fare il punto su quanto accaduto tra Sakhir e Melbourne.
Un campionato apertissimo
Parlare di campionato aperto dopo due round potrebbe sembrare banale, ma la verità è che in queste prime due gare abbiamo visto diversi piloti che potrebbero ambire allo scettro di campione della categoria. Il primo è ovviamente Luke Browning: l’inglese è rimasto in Hitech dopo una stagione non felicissima nel 2023, prendendo le “veci” di capitano da Gabriele Minì. E già sul finire dello scorso anno aveva dimostrato di poter essere della partita per il titolo, vincendo il prestigioso Gran Premio di Macao di Formula 3. Browning è un pilota veloce, e l’ha già dimostrato nel 2022, vincendo la GB3, la categoria inglese per vetture di Formula 3: adesso, grazie alla vittoria nella Feature Race di Sakhir, comanda la classifica con 37 punti, che sarebbero potuti essere di più senza la penalità nella Sprint della stessa gara.
Un altro che ha iniziato la stagione molto bene è stato Dino Beganovic. Lui ce lo si aspettava in forma, e ha confermato le aspettative. Paga però un primo appuntamento poco felice in Bahrain: dopo la pole ottenuta al giovedì, lo svedese è stato dapprima coinvolto in un contatto con Santiago Ramos nella Sprint Race, e poi ha stallato al via della Feature, non riuscendo a cogliere punti. Si è abbondantemente rifatto vincendo la Feature Race di Melbourne, ma i punti persi potrebbero essere decisivi a fine anno.
I rookie: Linbdlad, Stenshorne, Tramnitz e Van Hoepen i migliori
Tra i piloti esordienti in Formula 3 ce ne sono diversi che hanno dimostrato di avere ottime qualità. Il migliore finora è stato certamente Arvid Lindblad: l’inglese di Prema, secondo lo scorso anno nella F4 italiana e vincitore della Macau Race per vetture di F4, ha avuto un debutto stellare, vincendo subito la Sprint Race di Sakhir. Le buone prestazioni sono state confermate anche a Melbourne, dove, sempre nella Sprint, ha chiuso secondo. Certamente deve ancora migliorare in qualifica, cosa che finora l’ha tenuto lontano dalla lotta per le posizioni di vertice nelle Feature Race, ma grazie ad una buona gestione nelle griglie invertite è al momento il primo dei rookie in classifica (quinto con 23 punti).
Lindblad è un pilota junior Red Bull, e non è il solo ad aver iniziato bene la stagione. Anche Tim Tramnitz fa parte della stessa academy, e anche lui sembra aver iniziato la sua avventura in F3 con il piede giusto, tanto che in Bahrain è riuscito a chiudere sul podio nella Feature Race. Non ha ottenuto punti a Melbourne, ma al momento la sua stagione è abbastanza positiva.
In generale, i rookie hanno ottenuto buoni risultati soprattutto nelle Sprint Race, anche grazie alla griglia invertita. Laurens Van Hoepen ha chiuso secondo a Sakhir e terzo a Melbourne con ART, mentre Martinius Stenshorne, vicecampione lo scorso anno in Formula Regional europea, ha conquistato i suoi finora unici dieci punti grazie al successo a Melbourne. Senza podio, ma con un quarto posto come miglior risultato nella Feature Race di Sakhir, è Sami Meguetounif, anche lui autore di un buon esordio. Infine, sempre tra i rookie, sono da segnalare i buoni punti conquistati da Charlie Wurz (quinto nella Feature Race di Melbourne), da Alex Dunne (nono nella Feature di Sakhir e quinto nella Sprint di Melbourne) e da Max Esterson (sesto nella Sprint Race di Sakhir).
Gli italiani: Fornaroli e Minì protagonisti
Per quanto riguarda i due piloti italiani, Leonardo Fornaroli e Gabriele Minì, abbiamo scritto un articolo a parte, in cui analizziamo il loro inizio di stagione (insieme a quello di Andrea Kimi Antonelli in F2).
Ciò che possiamo dire qui è che sia Fornaroli che Minì hanno avuto un ottimo avvio di campionato: anzi, forse Fornaroli ha sorpreso molto di più le aspettative, perché ce lo si poteva aspettare competitivo, ma forse non così in forma. Il piacentino è ora leader del campionato a pari punti con Browning, e attualmente è il trascinatore della Trident.
Per quanto riguarda Minì, è stato costante, arrivando a punti in tutte le gare. Gli manca ancora quel guizzo da campione che gli faccia fare la differenza, ma è solo questione di tempo: è comunque estremamente positivo per il nostro movimento nazionale sapere di avere, finalmente, due piloti in grado di lottare per il titolo in Formula 3!