Finalmente si gira. Anzi, finalmente si gira veloce. Poche parole filtrano dalla prima sessione di test con la nuova vettura di Formula E. Ma sono incoraggianti: sembra che la nuova cocca di casa prometta bene e riesca a offrire sensazioni di velocità finora sconosciute al bistrattato trofeo verde.
«Penso che l’anno prossimo sul dritto sarà veloce come una Formula 3, se non di più». A pronunciare questa frase è stato Felix Rosenqvist, che della F3 ha vinto il campionato europeo. Il pilota svedese, in forze alla Mahindra, quest’anno è anche secondo in classifica provvisoria del campionato. Insomma: non proprio l’ultimo arrivato.
Lo shakedown ha avuto luogo sul circuito di Monteblanco. I due giorni di prove (27 e 28 marzo) non hanno scodellato nessuna classifica ufficiale. I tempi non sono stati cronometrati (l’unico arrivato agli onori delle cronache è quello condiviso dalla Mahindra con la stampa: 1’02″140 dopo 44 giri e 102,6km percorsi). Ma la sessione era tutt’altro che quarantott’ore di relax. Partecipavano i pesi massimi della categoria: tutti e tre i campioni (Nelson Piquet jr, Sebastien Buemi, Lucas di Grassi), altri giovani titolari (Nicolas Prost e Felix Rosenqvist) e alcuni promettenti numeri tre (Michael Benhyaia e Tom Dillmann).
Tutte le maggiori squadre della serie sono state coinvolte nella sessione. La Nissan, supportata dalla DAMS, ha trovato il debutto col propulsore elettrico. DS, Jaguar, Venturi, Mahindra e Audi, in compagnia della Penske/Dragon, hanno anche loro partecipato. Han dato buca la BMW («si è verificato un inatteso malfunzionamento, abbiamo deciso di proseguire il lavoro a Monaco» scrivono in un comunicato) e la NIO («quando abbiamo stilato il nostro programma non era stata ufficializzata alcuna data»: i cinesi tra le righe lamentano problemi logistici dell’organizzazione).
Maiden run for the DS E-Tense FE 19! pic.twitter.com/8HNbZGGhtO
— DS Performance (@DS_Performance) March 23, 2018
La Gen2 era stata già mandata in pista dalla DS con Stephane Sarrazin. Scelta obbligata per la squadra francese, che non ha trovato altri da mettere dietro il volante della nuova auto. Sarrazin non era la prima opzione, infatti, perché l’anno prossimo emigrerà in Mahindra. I transalpini avevano rilasciato commenti positivi. «Avevamo già provato diversi componenti al banco, ma questa è la prima volta che la vettura completamente assemblata ha messo le ruote sulla pista» ha dichiarato Xavier Mastelan-Pinon, comandante in capo della DS Performance.
«Grandioso veder girare la DS E-Tense FE 19» aveva commentato. Il test, durato una cinquantina di chilometri, aveva avuto luogo a Satory, la pista vicino al quartier generale delle attività sportive del gruppo PSA.
I collaudi in Spagna sono stati criptici, ma hanno restituito un Rosenqvist ruspante. «La Gen2 cambia le carte in tavola, è qualcosa che non abbiamo mai visto prima. Corriamo tutti con prototipi, formule o vetture turismo, ma questa è senz’ombra di dubbio una nuova specie». Lo svedese ha poi aggiunto: «[Il motore] è molto potente, 70-80 cavalli in più dell’anno scorso, e per la prima volta sembra di guidare davvero una macchina veloce. Sarà abbastanza difficile gestire questa macchina sui circuiti dove guidiamo oggi, sarà quasi fin troppo potente per piste come New York, che sono davvero strette. Sarà una bella sfida per il pilota». Riporta Sportmediaset che si raggiungeranno punte di 280 km/h. Anche Lucas Di Grassi si è lasciato andare in apprezzamenti: «Sono rimasto davvero impressionato, la macchina è un grande passo avanti sotto tutti i punti di vista». McNish ha confermato il feedback positivo del Campione.
La scheda tecnica pubblicata da Formula Passion riporta che i picchi di potenza saranno 340CV in qualifica e 270 in gara, corrispondenti alle annunciate potenze elettriche aggiornate (rispettivamente 250 e 200KW). Agag ha poi ammesso che si sta pensando di potenziare la misura del Fanboost. «Ho chiesto ai miei figli se preferivano gare più lunghe o macchine più veloci: hanno scelto la seconda». A Calafat, in Catalogna, si svolgeranno i prossimi collaudi.