Dopo la difficilissima giornata di venerdì, in cui le strade si sono presentate allagate al limite dell’inguidabilità, il sole che si è presentato stamane ha fatto sperare in una tappa con meno imprevisti della precedente. Speranze vane, poiché la prima difficoltà si è verificata addirittura prima della partenza del primo concorrente. La speciale di apertura è stata infatti ritardata di 15 minuti a causa del pubblico indisciplinato presente in zone ad alto rischio, fattore che ha addirittura rischiato di comportare l’annullamento totale della prova.
In seguito a far perdere tantissimo tempo ai protagonisti è stata la PS 12-16 “Pozezdrze”, che rappresenta finora la speciale chiave della gara. Durante il primo passaggio Ogier ha fatto una breve escursione fuori strada alla prima curva che ha comportato la foratura della posteriore destra, oltre alla perdita delle appendici aerodinamiche anteriori. Tanak ha commesso un errore molto simile poco più avanti, uscendone fortunatamente indenne e riuscendo anche ad ottenere la vittoria della prova.
Nel pomeriggio, lungo la PS 16, è stato colpito duramente il trio di testa: la Toyota di Latvala, ottimo terzo fino a quel momento, viene fermata da un problema ancora non specificato. Il finnico cerca in tutti i modi di riavviare l’auto, senza riuscirci, e viene dunque costretto al ritiro. Tanak perde l’alettone posteriore su un dosso molto accentuato, fattore che lo costringerà a passare tutto il pomeriggio alla ricerca della deportanza perduta. Neuville va lungo in uscita di una curva, similmente a quanto gli era accaduto a Montecarlo ed in Svezia, e distrugge lo pneumatico posteriore sinistro perdendo così 17 secondi dai più veloci.
Nonostante questo difficile momento, è proprio Thierry Neuville ad uscire trionfatore dal sabato del Rally di Polonia: le 3 vittorie di speciale ottenute nell’arco della giornata sono state sufficienti per compensare il ritardo accumulato lungo la “Pozezdrze 2”, mettendo il belga nella miglior posizione possibile per la giornata di domani. Ott Tanak (+3.1), che era andato davanti dopo l’errore del pilota Hyundai, ha progressivamente perso terreno ritrovandosi appena dietro al rivale. Ci aspetta un finale apertissimo che forse sarà deciso solo dalla Power Stage, in maniera simile a quanto accaduto al Rally d’Argentina.
Hayden Paddon (+25.5) è autore di una tappa sostanzialmente perfetta che gli consente di recuperare 14 secondi sulla coppia davanti a tutti. Rimane difficile pensare che possa impensierire i due davanti ma, come si è già visto in più occasioni, quest’anno le classifiche si fanno solo dopo la linea di arrivo. Il neozelandese non dovrà preoccuparsi di difendersi dal ritorno di Sebastien Ogier (+1:32.0), molto rallentato dai problemi avuti in mattinata che gli hanno impedito di esprimersi al meglio. Considerando però come si stava mettendo il weekend del francese, un quarto posto sarebbe comunque un buon risultato.
Dani Sordo (+1:43.8) insegue il Campione del Mondo in carica, anche se non sembra attualmente in grado di sopravanzarlo a causa della differenza di passo che c’è tra i due. Continua invece a stupire Teemu Suninen (+2:06.2) che, se riuscisse a portare a casa la sesta posizione, coronerebbe un esordio favoloso con ben 8 punti iridati!
Stephane Lefebvre (+2:20.3), in settima piazza, rappresenta il pilota Citroen messo meglio in classifica: basta questo ad evidenziare ulteriormente la grande quantità di difetti che al momento affligge la C3 WRC, apparentemente molto più faticosa da guidare rispetto alle altre auto. Segue Mads Ostberg (+2:45.8), il quale si trova in una sostanziale “terra di nessuno”, piuttosto lontano sia da chi lo precede che da chi lo segue.
Elfyn Evans (+3:23.1) continua a pagare lo scarsissimo feeling tra la gommatura DMACK e le basse temperature, che non gli consentono di girare allo stesso ritmo dei suoi colleghi. Premio di consolazione, la terza vittoria su 3 nella SSS della Mikolajki Arena. Ultima posizione della top 10 per Andreas Mikkelsen (+3:34.6), che dovrà difendere il proprio punticino dall’attacco di Juho Hanninen (+3:38.0): il finlandese è stato afflitto da problemi al motore per gran parte della mattinata e cercherà domani di compiere una rimonta verso la zona punti. Tredicesimo posto, dietro anche ad un’auto R5, per un desolato Craig Breen (+10:38.6), che dopo i problemi avuti ieri si è ritrovato senza un obbiettivo da raggiungere.
Il WRC-2 vede al comando Ole Christian Veiby (+9:50.1), il quale ha portato a termine una giornata quasi perfetta che gli consente di mettere già una mano sulla coppa: l’unico rivale, Pontus Tidemand (+10:53.4), ha infatti perso 1 minuto a causa di un’uscita di strada lungo la PS 17, in seguito alla quale è anche incappato in una foratura.
Chiude il podio Quentin Gilbert (+13:30.9) mentre Fabio Andolfi si ritira dopo un incidente occorsogli lungo la PS 12. Non che l’italiano avesse ancora qualcosa da raccogliere, dopo i problemi tecnici che avevano funestato tutta la giornata di ieri.