Fin da subito dopo la conclusione del Rally di Montecarlo, direttamente alimentate dai risultati in parte sorprendenti del primo appuntamento stagionale, si sono fatte largo alcune voci e indiscrezioni riguardo la possibilità di modifiche all’attuale line-up di piloti e vetture del WRC.
Molte di queste consistevano in supposizioni sicuramente troppo azzardate per poter corrispondere a verità ma da molte di esse è stato possibile, risalendo alle interviste alla fonte, trovare delle affermazioni che possono far realmente pensare alla possibilità di reali cambiamenti nello scacchiere del Mondiale.
Da qui la domanda: è possibile che Volkswagen (in veste privata) e Ford (in veste ufficiale) possano tornare nel campionato che tante gioie gli ha dato nel primo quindicennio del 2000?
Le preghiere di Mikkelsen potrebbero convincere Al-Attiyah:
È bastato un solo Rally per capire che relegare Andreas Mikkelsen nel WRC 2 è un insulto al notevole talento del norvegese: non che rendersene conto sia stato troppo difficile, considerato il grande distacco che ha rifilato al compagno di Skoda Jan Kopecky all’esordio nella categoria.
L’ex pilota Volkswagen aveva dichiarato fin da subito che la sua unica intenzione fosse quella di mettersi al volante di una Polo, essendo tale macchina stata testata e realizzata direttamente da lui, unico tra i piloti 2016 di un Top Team a ritrovarsi al momento senza la benché minima possibilità di giocarsi il mondiale.
Questo desiderio potrebbe essere soddisfatto anche immediatamente da Nasser Al-Attiyah (sì, proprio quell’Al-Attiyah che ha preso parte alla Dakar di quest’anno), se solo non sussistessero alcuni problemi tutt’altro che trascurabili: infatti il regolamento afferma che, per omologare una vettura a stagione in corso, è necessario il consenso di tutte le squadre che prendono parte alla classe considerata ovvero in questo caso M-Sport, Toyota, Citroen e Hyundai, con le ultime due in particolare che potrebbero essere restie a sottoscrivere un accordo di questo genere.
Inoltre da Wolfsburg sono stati molto chiari, specificando che l’affare si può fare a patto di non richiedere alcun genere di aiuto in termini economici, punto sul quale il magnate qatariota vorrebbe invece una maggior flessibilità.
Ecco perché, nonostante la volontà di tutte le parti in causa, l’affare non sembra vicino a concludersi… o almeno non con queste modalità.
Esiste infatti la possibilità di bypassare il consenso delle squadre facenti parte del campionato, a patto di gareggiare come Wildcard (quindi fuori classifica) in un numero limitato di gare, motivo per cui Mikkelsen adocchia con particolare attenzione i Rally di Portogallo e di Polonia, piuttosto avanti nel calendario, nella speranza che la situazione si sblocchi anche sotto il punto di vista economico, facendo così tornare la Polo nel Mondiale dopo meno di un anno di assenza.
Squadra che vince si… riacquista:
Il successo di Sebastien Ogier nel Rally di apertura della stagione ha destato un nuovo interesse nel quartier generale di Ford Performance: infatti dopo alcuni anni di assenza (l’ultima stagione disputata risale ormai al 2012) la casa produttrice della Fiesta WRC Plus ha finalmente paventato la possibilità di un rientro in veste ufficiale che la porterebbe, in teoria, a soppiantare M-Sport che insieme con altri team, tra i quali svetta il DMACK WRT, ha garantito la continuità ad un progetto che sarebbe altrimenti morto come tanti altri.
In questo caso, però, le cose paiono ben più semplici rispetto al fronte tedesco, poiché il rapporto tra la il produttore e Malcolm Wilson (fondatore e capo di M-Sport N.d.R) è sempre stato molto positivo, ragion per cui la sostituzione della casa madre al team privato non creerebbe grosse difficoltà.
Un cambiamento di questo genere non potrebbe che far bene ad entrambi poiché lo sviluppo della vettura sarebbe sicuramente ancora affidato a Wilson, il quale potrebbe però fare affidamento su un budget ben superiore rispetto a quello attuale, oltre alla possibilità di sfruttamento di infrastrutture più moderne rispetto a quelle in dotazione al momento.
Tuttavia, secondo quanto dichiarato dal boss di Ford Performance Dave Pericak, qualora dovesse effettivamente avvenire una transizione del genere questa non avrebbe luogo prima della fine della stagione in corso per non minare la stabilità raggiunta con il lavoro di questi ultimi mesi. E vedendo proprio M-Sport in testa sia nel Campionato Piloti che in quello Costruttori, diventa quasi impossibile dargli torto.