1948: inizia l’epopea Porsche. Settantuno anni di successi – non solo sportivi -, e soprattutto un percorso in continua ascesa che oramai rende il marchio tedesco un’icona dell’automobilismo.
Sì, dovremmo partire da quel 1948. L’ anno della fondazione del marchio o meglio, l’anno della nascita del sogno di Ferdinand e Ferry Porsche che ancora continua a vivere. “1948” a Zuffehausen non è un numero a caso, è un mantra che meritava di ritrovare vita e significato e a cui Porsche ha dunque deciso di dare nuova linfa: 1948 è infatti il numero di esemplari che verranno prodotti della nuova 911 Speedster, il colpo di coda della serie 991 in attesa di essere del tutto sostituita dalla 992. Il modello Speedster rimane uno dei più iconici della Casa di Stoccarda, nato nel 1954 dalle richieste di Max Hoffman – storico importatore Porsche oltreoceano – che voleva una 356 adatta alle condizioni di California e Florida e dal costo ridotto.
Così i dirigenti si lasciarono convincere dalle richieste dell’importatore e crearono una 356 dai costi contenuti con 2 posti secchi, un parabrezza più basso, curvo ed avvolgente, finestrini in acetato trasparente, una capote dalla forma atipica, sedili più leggeri, quadro ridotto a soli 3 strumenti e rapporti del cambio accorciati abbinati al 1500 e al 1500s. L’intuizione di Hoffman fu geniale, ed i clienti apprezzarono a tal punto il modello da renderlo appetibile anche per il divo più famoso della Hollywood di quegli anni, quel James Dean che come tanti altri clienti amava anche correrci in competizioni sportive. Tanto clamore e successo fecero sì che, negli anni a seguire, dalla Germania decisero che la variante Speedster sarebbe stata resa disponibile in altre colorazioni – al momento del lancio era disponibile solo in bianco, rosso o blu – e con una gamma più vasta di motorizzazioni.
Un fascino mitologico dunque, che ancora oggi è presente con la nuova 911 Speedster, un modello che va a convincere anche i puristi più incalliti. Perchè? Beh, la nuova Speedster nasce dal connubio di due delle varianti maggiormente apprezzate della serie 991: la GT3 e la R. La vettura infatti nasce dal telaio della GT3 – adotta inoltre l’asse posteriore sterzante – e condivide con essa anche il propulsore un boxer aspirato da 4 litri capace di raggiungere i 9.000 giri/min con una coppia massima di 470 Nm e una potenza di 510 CV. Il propulsore nasce dall’esperienza nel motorsport ed è basato sullo stesso modello adottato per le 911 GT3 Cup: monoblocco e testate in alluminio, bielle in titanio, sistema di lubrificazione a carter secco che permettono di avere una vettura che garantisce risposte simili a quella date dai modelli utilizzati nelle competizioni, uno 0 -100 km/h in 4″0 ed una velocità massima di 310 km/h. La ciliegina sulla torta rimane però il cambio: un manuale a 6 marce, lo stesso adottato sulla versione “R”, che ha permesso un risparmio di 4 kg rispetto al tradizionale manuale a 7 marce e di 40 kg nei confronti del PDK. Inoltre è presente di serie l’impianto frenante in carbonio Porsche Ceramic Composite Brake (PCCB), con dei dischi dal diametro di 410 mm sull’asse anteriore e di 390 mm sull’asse posteriore.
La Speedster affonda le sue radici nel design aerodinamico e nel peso ridotto, leitmotiv che rivivono anche in questo modello grazie all’adozione del poliuretano per i paraurti e della fibra di carbonio per il cofano anteriore, per i passaruota e per la copertura del cofano posteriore. Con la presenza degli streamliner – un corpo unico particolarmente rigido situato nel cofano posteriore che dona alla 911 un design unico e che riprende le linee dei precedenti modelli – si va ad allungare la linea dei poggiatesta sino alla parte posteriore della vettura, fondendo così innovazione e tradizione ancora una volta. La vettura, per questione di peso, non ha il climatizzatore – che viene fornito come optional senza sovrapprezzo -, mentre la capote è in tessuto ed è richiudibile manualmente come esige la tradizione. Un altro richiamo alla storia è il parabrezza maggiormente inclinato e di dimensioni ridotte, che conferisce alla vettura quel look inconfondibile.
Se questa vettura rimane troppo innovativa per alcuni, Porsche fornisce un esclusivo pacchetto che richiama ancor di più i fasti del modello: con l’esclusivo pacchetto Heritage Design, infatti, il fortunato acquirente potrà avere sulla sua nuova 911 Speedster elementi unici realizzati dal Porsche Exclusive Manufaktur, come la vernice argento GT metallizato (una colorazione che richiama le origini del motorsport), il “lollipop” con un numero a scelta su sportelli e cofano anteriore, la scritta Porsche sulle fiancate, pinze dei freni nere con logo “Porsche” bianco, le scritte “Speedster” color oro presenti su fiancate e streamliner ed interni in pelle color cognac. A completare il pacchetto provvedono infine l’esclusiva scritta “Speedster” presente sul cruscotto e la dicitura “Anniversary” posizionata sulla targhetta tra i sedili, che rendono ancora più unica ed esclusiva la 911 Speedster. Se ora vi foste dunque innamorati di questa 911 Speedster non dovreste far altro che andare in banca e prelevare una cifra pari ad – almeno – 277.384,00 €. Solamente così potrete sperare di essere uno dei 1948 fortunati acquirenti di questo ennesimo capolavoro della casa di Zuffenhausen.