Semplicemente non c’è stata storia, nel corso delle qualifiche del GP del Giappone. Lewis Hamilton ha infatti conquistato la sua decima Pole stagionale con una prova di forza netta, che non ha ammesso repliche da parte di nessuno dei suoi avversari. L’inglese ha sfruttato al meglio la W08 Hybrid – dimostratasi veloce anche in virtù del 2° posto di Bottas -, rifilando quasi mezzo secondo a Sebastian Vettel, che a propria volta ha preceduto le due RedBull. Solo 6° Raikkonen, mentre è buona la prestazione di Ocon ed Alonso, 10° ma costretto ad arretrare in griglia per via delle penalità accumulate nel corso del weekend, e deludente invece quella di Gasly e di Grosjean. Ecco la cronaca completa.
Nella Q1 è Lewis Hamilton a dettare il passo: il #44, con gomme Soft, si mette davanti a tutti con il suo 1’29″047, un crono che gli permette di mettersi alle spalle Raikkonen – sceso in pista grazie allo straordinario lavoro dei meccanici, che hanno sostituito il cambio della sua SF70-H in tempo – e Verstappen, staccati rispettivamente di 116 e 134 millesimi ma equipaggiati con gomme SuperSoft. A girare con le gomme Soft è anche Vettel (a 3 decimi dal crono dell’inglese della Mercedes), mentre Bottas si issa nelle prime posizioni con il proprio secondo tentativo, dopo che il primo giro veloce era stato rovinato da un lungo in uscita della Degner 2 per un errore molto simile a quello commesso da Raikkonen nelle FP3. L’errore più grave della manche lo commette però Romain Grosjean, che a poco più di un minuto dalla fine della sessione finisce violentemente a muro in ingresso di Curva 5 causando una bandiera rossa. La sessione non riprende, e così gli esclusi, oltre proprio al francese della Haas, sono Gasly, Stroll, Ericsson e Wehrlein.
Nel Q2 solamente Bottas e Raikkonen – entrambi alle prese con 5 posizioni di penalità da scontare sulla griglia di partenza e quindi alla ricerca di una strategia differente – scendono in pista con le Soft, mentre tutti gli altri protagonisti decidono di giocarsi l’accesso alla Q3 con le SuperSoft. Al termine del primo tentativo Lewis Hamilton mette a segno un impressionante 1’27″819, che a parità di gomme gli permette di rifilare poco più di 4 decimi a Sebastian Vettel, 2° davanti a Bottas. 4^ e 5^ sono le due RedBull, con Verstappen davanti a Ricciardo, mentre Raikkonen si accontenta della 6^ piazza visto il giro messo a segno con Pirelli “gialle”. Nessuno commette errori grossolani nel corso della seconda manche, e gli esclusi sono Vandoorne – eliminato allo scadere proprio da Fernando Alonso -, Hulkenberg, Magnussen, Palmer e Sainz.
Ecco la classifica al termine di Q1 e Q2:
In Q3, ovviamente, nessuno tenta azzardi strategici e tutti entrano in pista con le SuperSoft. Al termine del primo tentativo Hamilton abbassa ulteriormente il limite portandolo ad 1’27″345, un crono 1″5 più rapido del precedente record della pista griffato Michael Schumacher e rifilando 452 millesimi a Sebastian Vettel, 2° con poco meno di due decimi di vantaggio su Bottas. Le RB13 di Ricciardo e Verstappen inseguono staccate di oltre 1″, mentre Raikkonen è costretto ad abortire il proprio giro veloce a causa di un errore in Curva 9, la stessa dove era andato a muro nel corso delle FP3. A pochi minuti dal termine della sessione scendono di nuovo tutti in pista con un altro treno di SuperSoft, e Lewis Hamilton decide di migliorare ancora la propria prestazione: l’inglese stampa un velocissimo 1’27″319 con cui rifila 332 millesimi di distacco a Bottas – che partirà però 7° – e 472 a Vettel, che domani occuperà la prima fila dello schieramento assieme al #44. 4° e 5° tempo poi per le due RB13, con Ricciardo che per meno di un decimo finisce davanti a Verstappen, mentre Raikkonen non va oltre il 6° crono, che si tramuterà poi in una 11^ posizione per via della penalità da scontare. 7^ ed 8^ posizione per le due Force India, con Ocon a precedere Perez per un decimo e mezzo, mentre l’ultima fila della Top Ten è occupata da Massa ed Alonso, con l’asturiano che però dovrà scontare diverse posizioni di penalità in griglia e che per questo finirà ben più indietro sullo schieramento.
Ecco la lista dei tempi al termine delle qualifiche (al netto delle penalità date a Bottas, Raikkonen, Alonso, Palmer e Sainz):