Si è conclusa con un nulla di fatto la riunione andata in scena questa mattina alle 09:00 in quel del Red Bull Ring. Team Principal, alcuni piloti e Pirelli – rappresentata da Mario Isola – si sono incontrati in una sala dell’impianto austriaco per discutere della proposta di un “ritorno al passato” sul fronte gomme, emersa nel corso della giornata di ieri e già foriera di numerose voci ed opinioni nel paddock di Spielberg.
Si dibatteva, lo ricordo, sull’eventualità che nel corso di questo 2019 potesse essere modificato lo spessore del battistrada delle coperture Pirelli (attualmente assottigliato di 0,4 mm rispetto a quello, voluto di più, che è stato utilizzato nella maggior parte della stagione 2018), mantenendo però le stesse mescole avute a disposizione sino a questo momento. A dirsi a favore di un simile cambiamento parevano essere la maggior parte dei team del Circus, in una percentuale molto vicina a quel 70% che in base all’articolo 12.6.1 del regolamento tecnico della FIA è necessario per approvare una simile modifica in corsa d’opera, mentre ad osteggiare una simile proposta sarebbero state quelle scuderie che, fino a questo momento, con le Pirelli 2019 si stanno trovando particolarmente a proprio agio.
Una volta terminata la riunione, durata per la verità più di un’ora e conclusasi con sguardi di piloti e team principal che ben poco lasciavano trasparire sull’esito della votazione, è stato lo stesso Mario Isola a raccontare come, sostanzialmente, non si sia neppure dovuti giungere ad una vera e propria votazione sulla questione. Il responsabile motorsport di Pirelli – che non ha esitato a definire in un modo piuttosto colorito la proposta avanzata dai team e che alle 13:00 terrà una conferenza stampa ufficiale sull’argomento – ha infatti raccontato di come il fronte delle scuderie a favore di un ritorno al battistrada 2018 fosse molto meno accanito di quanto non sembrasse nella sola giornata di ieri, e che non ci sia stata una particolare animosità da parte di nessuno quando si è capito che la proposta non sarebbe stata approvata.
Muore così sul nascere la speranza di chi, a partire dal GP del Belgio, sperava di assistere all’introduzione di una nuova variabile che potenzialmente avrebbe potuto modificare – ma non stravolgere – i valori attualmente in campo: il Mondiale 2019, che piaccia o no, si concluderà esattamente con le stesse gomme con cui è cominciato.