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Pigot vuole la macchina più ambita della IndyCar





Pigot vuole la macchina più ambita della IndyCar

Cosa sta facendo Spencer Pigot, il pilotino americano che ha vinto la IndyLights due anni fa e la scorsa annata ha debuttato in IndyCar? Semplice: contratta il rinnovo. Con chi? Con Ed Carpenter, ovviamente.

L’obiettivo è essere riconfermato alla guida della #20 dell’ECR per le gare stradali e cittadine. «Sono totalmente concentrato nel riavere il sedile al team di Ed». Quasi scartate invece le opportunità nelle corse di durata americane. «Direi che ci sono delle buone possibilità perché possa correre ancora le gare endurance IMSA con Mazda».

«Abbiamo avuto dei buoni meeting con dei potenziali sponsor e quindi credo che possiamo farcela». Improbabile una collaborazione con un eventuale team KV/Carlin. «Sarebbe fantastico. Ma la quantità di denaro di cui avrebbero bisogno va oltre le nostre possibilità».

Il denaro la fa da padrone nel futuro di Pigot. «Onestamente non so cosa accadrà o quali siano realmente le mie chances. Tutto dipenderà da quanti fondi riusciremo a raccogliere». Ma rimanere nel giro rimane il target principale. «La IndyCar è l’obiettivo per cui ho lavorato per tutta la mia carriera». In ogni caso, siamo agli sgoccioli. «Certamente per Natale dovremmo sapere cosa succederà, per il meglio o per il peggio».

Perché è così importante che Pigot sia tanto concentrato sul rinnovo? Ma è ovvio: perché la #20 di Ed Carpenter è la più ambita del mercato al momento. Con tutta l’incertezza che regna sull’eventuale KV/Carlin, il posto da Ed sembra essere l’unica vera vetrina del Campionato 2017. Ecco perché attorno a quella vettura gravitano tanti piloti. Qualche nome? RC Enerson, Gabby Chaves, Pippa Mann. Ma anche uno a noi più noto. Ovverosia, Luca Filippi.





Tags : Ed CarpenterIndycar 2017Spencer Pigot
Marco Di Geronimo

The author Marco Di Geronimo

Nato a Potenza nel 1997, sono appassionato di motori fin da bambino, ma guido soltanto macchinine giocattolo e una Fiat 600 ormai sgangherata. Scrivo da quando ho realizzato che so disegnare solo scarabocchi. Su Fuori Traiettoria mi occupo, ogni tanto, di qualcosa.