Dapprima 13.8 secondi, poi 11.3, poi 5.2. Questa la prodigiosa linea che rappresenta l’andamento del distacco tra il leader della corsa Thierry Neuville ed il secondo classificato Ott Tanak nella mattinata del Day 2 in Argentina. L’estone stava mettendo in piedi una rimonta mozzafiato ma, dopo aver perso circa un secondo lungo la PS 13, l’affidabilità Toyota ha deciso di diventare parte dell’equazione, con la batteria che ha abbandonato il povero #8 nel giro di due speciali.
Nonostante uno dei principali rivali costretto così al ritiro, si può dire sfortunato anche Ogier, che, a causa della perdita del servosterzo, è costretto a lasciar scappare Neuville in solitaria; è ovviamente da precisare, che il belga stava comunque conducendo un’ottima giornata e avrebbe comunque avuto ottime possibilità di chiuderla in vetta. Questo è abbondantemente dimostrato dai distacchi che il #11 di casa Hyundai è stato in grado di rifilare a tutti gli altri, nessuno tra i quali è riuscito a chiudere il sabato avvicinandosi a lui. Il leader, che pure non è riuscito a vincere PS principalmente per via delle prestazioni degli altri big 2, si ritrova così con un distacco immenso da gestire.
In seconda posizione, infatti, figura Andreas Mikkelsen (+45.7), recentemente in grado di trovare prestazioni molto più convincenti rispetto a quelle dello scorso anno. Il norvegese è stato l’unico outsider in grado di tenere all’incirca il passo del primo classificato, e si è così guadagnato un discreto vantaggio a sua volta.
Terzo troviamo, infatti, Kris Meeke con 1:03.2 di distacco. Il nordirlandese, seppure autore di una giornata positiva, ha pagato a caro prezzo la rottura di un cerchio che ha rallentato la sua PS 12. Da notare, peraltro, come si tratti dell’ennesimo cerchio rotto dal pilota Toyota: una situazione molto particolare perché, se la sua fallosità è nota e comprensibile, particolare è invece il perché, nella maggior parte dei casi, finisca per rompersi sempre e solo lo stesso pezzo.
Segue un Sebastien Ogier (+1:06.0) che, dopo aver perso ogni chance di vittoria in tarda mattinata, ha ingaggiato una furiosa rimonta alla caccia del podio. Un vero peccato che, nel corso di PS 11 e 12 abbia perso così tanto nella rottura del servosterzo ed in una particolare indecisione ad un bivio. che ha creato qualche dubbio nella tenace mente del 6 volte Campione del Mondo.
Dani Sordo (+1:12.0) conduce la sua solita gara senza infamia e senza lode, se non fosse per il fatto che, per via dei miglioramenti di Mikkelsen, paga quasi mezzo minuto al compagno di team più vicino. Lo spagnolo si è ritrovato in difficoltà dopo aver, a detta sua, sbagliato il set up al posteriore per le prove della mattina, ritrovandosi così a scivolare da una parte all’altra della strada. Meglio il pomeriggio, ma ormai sarà difficile per lui schiodarsi dalla quinta posizione.
Non male la giornata di Jari-Matti Latvala (+1:28.3), tra i più veloci oggi, che purtroppo partiva con una gara già compromessa dal Day 1, mentre procede la difficile gara del connazionale Teemu Suninen (+3:48.4), che paga decine di secondi in ogni prova.
Da segnalare infine il ritiro di Elfyn Evans, impossibilitato a proseguire in seguito ad un duro incidente contro una roccia in uscita da una curva veloce, in seguito al quale la sua Ford si è anche cappottata. Con il Rally del Cile tra sole 2 settimane, è difficile dire se il gallese sarà in grado di rientrare per provare l’assalto alla Power Stage.