Gli stava andando tutto così bene nelle ultime gare. Come un cecchino che non manca mai un colpo, Ott Tanak aveva iniziato un filotto di 3 vittorie tutte con lo stesso schema: fuga già dal venerdì, gestione del vantaggio sabato, champagne domenica. Tuttavia, per l’estone non sarà possibile inanellare la quarta e, forse è proprio questo il fattore che fa più male, la colpa non è del #8 Toyota.
Tanak aveva iniziato la gara in maniera sostanzialmente perfetta, accumulando un vantaggio spaventoso già ieri sera, e sembrando ancora una volta irraggiungibile. Tuttavia, a 3,7 km dall’inizio della PS 17, un problema di natura meccanica (si sospetta la rottura del radiatore) lo ha costretto a fermarsi definitivamente. Con sole 2 gare rimanenti nel calendario, le cose si complicano seriamente per quanto riguarda la lotta all’iride. Ma se c’è qualcosa che ci ha insegnato il WRC 2018, mai dire mai…
Questo potrebbe tranquillamente essere il nuovo motto di Sebastien Ogier, ieri mattina in grave difficoltà per problemi al cambio, che grazie al ritiro del rivale (da cui pagava oltre 40 secondi) è balzato in testa alla classifica del Rally. Il francese, si rilancia dunque in maniera decisamente inaspettata, portandosi virtualmente a soli 2 punti da Thierry Neuville nella generale. Il sesto titolo consecutivo è dunque una missione possibile, specie per uno come lui che vincente ce l’ha scritto nel DNA.
A Jari-Matti Latvala (+4.4) il difficile compito di provare a rompere le uova nel paniere del #1 di M-Sport. Agguantare la vittoria sarebbe cruciale, non solo perché JML non ha ancora vinto quest’anno, ma specialmente per aiutare Tanak a perdere meno punti possibili in un Mondiale ancora apertissimo. Dalla sua il finnico ha un vantaggio: non ha niente da perdere, quindi può permettersi di prendere rischi per tentare di sopravanzare il francese.
Circa lo stesso discorso vale per Esapekka Lappi (+11.8), il quale, però, parte forse con troppo ritardo dal leader considerato il ridotto chilometraggio a disposizione domenica. Il talentino scandinavo, comunque, sembra in una buona posizione per raccogliere il terzo podio stagionale, che rassicurerebbe la sua quarta piazza in classifica piloti.
Per il podio, è comunque sconsigliato fare i conti senza l’oste: e nei panni del locandiere questa volta troviamo il redivivo Craig Breen (+13.5), velocissimo quest’oggi ed avvicinatosi ad un passo dalla terza posizione, che significherebbe il primo piazzamento tra i top 3 dal lontano Rally di Svezia.
Il compagno di team Mads Ostberg (+34.1) segue più distante in quinta piazza, davanti alle prime due Hyundai, condotte da Andreas Mikkelsen (+36.5) e Hayden Paddon (+45.4). Da sottolineare l’ottima rimonta di Mikkelsen, che dopo un Day 1 disastroso è stato in grado di recuperare parecchio tempo su diversi piloti che lo precedevano.
Chiude l’elenco delle WRC Plus a punti Thierry Neuville (+55.5), rimasto incastrato in un fosso lungo la PS 11 e riuscito ad uscire solo grazie all’aiuto di alcuni spettatori. Molto probabilmente le i20 WRC che lo precedono saranno rallentate per consentirgli di guadagnare qualche punto, ma ormai è chiaro che in questo evento l’unico modo di salvare il salvabile sarà vincere la Power Stage. E in classifica, nonostante le buone probabilità di uscire ancora in testa, le cose si complicano non poco per il rientro di un francese particolarmente esperto quando si tratta di vincere titoli.
Nel WRC-2 poco da segnalare. Rimangono invariate le posizioni di ieri, con il podio composto da Kalle Rovanpera (+7:30.8), Pontus Tidemand (+8:33.9) e Gus Greensmith (+9:19.4).