Sarebbe potuto essere un Day 3 relativamente con poche sorprese quello andato in scena al Rally del Messico: le posizioni di testa erano già abbastanza delineate, e i piloti avevano un vantaggio di almeno 10 secondi sul successivo. Tuttavia, se ti chiami Kris Meeke, l’imprevisto è dietro l’angolo: il nordirlandese ha infatti commesso un errore in una curva a destra lungo la PS 20, adagiando la sua C3 WRC su un fianco e riuscendo fortunatamente a riprendere la corsa grazie all’aiuto di alcuni tifosi. Lo scherzetto gli è costato il secondo posto ma non il podio, ed il nordirlandese è giunto terzo con un ritardo di 1:19.2 dal vincitore.
Vincitore che, sostanzialmente si sapeva già sabato sera, risponde al nome di Sebastien Ogier. Il francese porta a casa il secondo trionfo stagionale (lo scorso anno questo numero di vittorie gli fu sufficiente per vincere il titolo), macchiato solo da una penalità in tempo ricevuta in Power Stage per aver tagliato una chicane. I 10 secondi comminatigli gli hanno fatto perdere i 4 punti bonus che avrebbe conquistato con il secondo tempo nella prova conclusiva.
Insieme al francese e a Meeke, sul podio c’è anche Dani Sordo (+1:03.2), che in quest’annata a mezzo servizio conquista il miglior piazzamento dal Rally di Spagna 2016. Primo podio messicano per lui, ed un piccolo passo fatto verso la riconferma a tempo pieno, anche se la strada verso quest’obbiettivo è ancora lunghissima.
Andreas Mikkelsen (+1:38.4) ha commesso un errore simile a quello di Meeke, sempre lungo la PS 20, andando a sbattere violentemente contro un terrapieno. Fortunatamente per lui i danni non sono stati troppo gravi e il norvegese è stato in grado di raggiungere il quarto posto anche in Power Stage, andando ad ottenere 2 punti bonus.
La quinta piazza è occupata da Sebastien Loeb (+2:24.6), al quale sarebbe interessante sottrarre i due minuti persi per la sostituzione di uno pneumatico in prova. La corsa del francese rimane comunque assolutamente positiva, ed il 44enne ha dimostrato di poter avere ancora il passo dei migliori nonostante il tempo che passa.
Grazie anche all’elevato numero di incidenti, Thierry Neuville (+9:03.0) riesce a chiudere sesto nonostante le pesanti penalità accumulate per tentare la “strategia Ogier”. Il belga è infatti arrivato in ritardo di proposito alla Power Stage per partire in fondo al gruppo, e la scelta ha pagato consentendogli di ottenere 3 punti extra da una gara altrimenti poco positiva. L’alfiere Hyundai si ritrova comunque a perdere la vetta della classifica, anche se solo per una manciata di punti.
Non tutte le World Rally Cars rientrate con il Rally 2 in seguito ad incidenti o problemi sono riuscite a risalire fino alla zona punti: l’impresa è riuscita solo a Jari-Matti Latvala (ottavo, +15:37.1), secondo al termine della prova conclusiva e dunque con 4 punti bonus. Più indietro Esapekka Lappi (11esimo, +30:57.8), Teemu Suninen (12esimo, +33:06.3) ed Ott Tanak (14esimo, +1h02:42.8), il quale quantomeno ottiene la gioia della vittoria in Power Stage sfruttando, come Neuville, la tecnica sdoganata da Ogier in Svezia.
Per quanto riguarda il WRC-2, vale la pena di far notare la grande prova di Pontus Tidemand (settimo, +10:24.7) che, complici le difficoltà patite dalle World Rally Cars, riesce ad ottenere anche qualche punto per la graduatoria Overall. Con lui sul podio della classe minore ci sono Gus Greensmith (nono, +17:09.3) e Pedro Heller (decimo, +24:18.1).
La classifica Mondiale Piloti:
- Sebastien OGIER | 56 punti
- Thierry NEUVILLE | 52
- Andreas MIKKELSEN | 35
- Kris MEEKE | 32
- Jari-Matti LATVALA | 31
- Ott TANAK | 26
- Esapekka LAPPI | 23
- Craig BREEN | 20
- Dani SORDO | 18
- Sebastien LOEB | 11
- Hayden PADDON | 10
- Elfyn EVANS | 8
- Mads OSTBERG | 8
- Pontus TIDEMAND | 6
- Bryan BOUFFIER | 4
- Teemu SUNINEN | 4
- Gus GREENSMITH | 2
- Jan KOPECKY | 1
- Pedro HELLER | 1
La classifica Mondiale Costruttori:
- Hyundai Shell Mobis WRT | 84 punti
- M-Sport Ford | 72
- Citroen Abu Dhabi WRT | 71
- Toyota Gazoo Racing WRT | 67