Un’altra giornata del Rally di Montecarlo è ormai giunta al termine e, a sole 4 prove dalla fine della competizione il duello per la vittoria finale è ancora pienamente in corso. Protagonisti sono i due principali contendenti al Titolo dello scorso anno che, fin dal venerdì pomeriggio, hanno reso questa prima gara dell’anno una questione a due.
Come ieri sera, al comando troviamo il Campione in carica Sebastien Ogier: il francese, nonostante in questo evento sia stato in grado di vincere una sola prova, continua a martellare un ritmo altissimo nel tentativo di vincere per la sesta volta di fila la prima corsa del Mondiale. L’unico rischio è stato corso lungo la PS 9, quando il transalpino si è eccessivamente intraversato in una curva ghiacciata, rischiando di finire fuori strada e di danneggiare così la sua nuovissima C3 WRC.
È ancora Thierry Neuville (+4.3) il rivale più prossimo in classifica, l’unico con la concreta possibilità di strappargli il trionfo in una delle corse più ambite della stagione. Il belga ha sostanzialmente stampato tempi in fotocopia a quelli del rivale per tutta la giornata, perdendo complessivamente 2.3 secondi in 4 prove. Se vuole invertire la tendenza, mettendo in bacheca il suo primo Montecarlo e guadagnandosi così la prima leadership di questo Campionato, dovrà rischiare il tutto per tutto nelle 4 speciali che rimangono da disputare.
Sebastien Loeb (+1:58.7) conduce l’acceso terzetto che si gioca l’unica posizione a podio ancora a disposizione. Dal momento che l’alsaziano non è riuscito a fare più di un giorno di test a causa dell’impegno alla Dakar, riuscire a chiudere in terza posizione sarebbe un miracolo anche per un 9 volte Campione del Mondo come lui. Ma attenzione, perché ci sono 2 Toyota che cercheranno di soffiargli la posizione.
La prima è quella di Jari-Matti Latvala (+2:01.0), per il quale vale un discorso simile a quello fatto con Neuville ed Ogier: il finlandese ha fatto segnare tempi molto simili a quelli del rivale, fatta eccezione per la PS 11 in cui ha perso quella manciata di secondi che al momento si sta rivelando cruciale per decidere chi potrà salire sul podio.
Qualche pensierino a riguardo potrà farlo anche Ott Tanak (+2:16.0), non vicinissimo due che lo precedono ma vincitore di tutte le speciali odierne. L’estone, dopo la foratura che gli ha fatto perdere diverso tempo venerdì, sembrava destinato a doversi accontentare della quinta posizione, ma l’incredibile ritmo che è riuscito a trovare potrebbe consentirgli di minimizzare i punti persi rispetto ai rivali per il titolo.
Sesta posizione per Kris Meeke (+5:26.8), che senza nessun obbiettivo per cui lottare si sta limitando a godersi la macchina e ad imparare tutti i segreti della Yaris WRC. Il nordirlandese si è detto molto soddisfatto del comportamento della vettura, tirando nel mentre una frecciata a Citroen (“è il miglior mezzo che guido dal 2016”). Nelle prossime gare, dunque, sarà necessario fare attenzione anche alla mina vagante di Dungannon.
Rientrati con il Rally 2, Teemu Suninen (14esimo, +17:13.6) e Pontus Tidemand (24esimo +28:04.4) hanno iniziato a recuperare qualche posizione. Molto difficile che riescano ad agguantare la zona punti, con il decimo classificato che è circa 4 minuti davanti al finlandese, più probabile che cerchino gloria in Power Stage per portare a casa qualche punto.
Purtroppo dobbiamo segnalare anche 3 ritiri. Il primo ad arrendersi è stato Andreas Mikkelsen, terzo alla partenza della PS 9, costretto a fermarsi definitivamente a fine prova dopo aver distrutto la sospensione posteriore sinistra contro un sasso. È seguito Esapekka Lappi, anch’esso fermatosi lungo la PS 9 dopo essere rientrato con il Rally 2.
Ultimo ma non meno importante, Elfyn Evans, messo fuori gioco da uno spaventoso incidente che ha visto la sua Ford cappottarsi nel bosco. Fortunatamente sia lui che il copilota sono usciti incolumi dal mezzo di casa M-Sport, che così (contando anche Suninen e Tidemand, rientrati stamattina con il Rally 2) conta 3 ritiri su 3 partenti in questa corsa. I primi segni del ridimensionamento post Ogier iniziano a farsi vedere.