“L’aerodinamica della Ferrari non funziona. A Maranello dovranno lavorare davvero tanto per provare a sistemare tutto”. A parlare così ai microfoni dell’emittente tedesca RTL è Nico Rosberg, Campione del Mondo 2016 di Formula 1 ed attuale pensionato d’oro del Circus. L’ex #6, dedicatosi al vlogging sfrenato dopo aver sconfitto Lewis Hamilton nella lotta per il titolo iridato, al termine del GP della Cina ha rilasciato un’intervista destinata a far spuntare ulteriori punti interrogativi nella mente dei tifosi di Maranello.
Gli aficionados del Cavallino Rampante, infatti, ormai non sanno più neppure con che parte della SF90 prendersela. Il primo a finire sul banco degli imputati è stato il motore, afflitto da presunti – e finora mai confermati – problemi cronici di raffreddamento; dopodiché, su imbeccata di Sebastian Vettel, nell’occhio del ciclone è finito il telaio della Ferrari, improvvisamente non apprezzato né dal #5 né dal 16 dopo che negli 8 giorni di Barcellona entrambi erano parsi sereni e convinti di avere tra le mani una macchina vicina alla perfezione; ed ora, dopo l’intervento di Nico Rosberg, il dito viene puntato contro l’aerodinamica, presunta causa principe della latitante velocità della SF90.
“In Ferrari stanno faticando molto perché non hanno il carico aerodinamico per affrontare le curve come vorrebbero” – ha dichiarato il Campione del Mondo 2016 – “E’ quello il punto in cui perdono tanto tempo, ed è ovvio che non sia una cosa ideale se si vuole andare il più veloce possibile. In questo momento direi che hanno preso una direzione sbagliata per quel che riguarda lo sviluppo della monoposto”. Le affermazioni di Rosberg, nel caso specifico del GP della Cina, sembrerebbero essere corroborate dall’andamento del weekend: le due Ferrari infatti, velocissime sui lunghi rettilinei – primo indizio -, non riuscivano a tenere il passo delle Mercedes nel settore centrale, quello composto quasi interamente da curvoni veloci in cui è fondamentale avere un elevato carico aerodinamico a disposizione – secondo indizio. E’ vero, volendo parafrasare Agatha Christie di indizi ne mancherebbe ancora uno per arrivare ad avere una prova, ma secondo il tedesco già l’avere tra le mani una coincidenza potrebbe aver fatto squillare più di un campanello d’allarme in quel di Maranello.
“Nel corso del weekend cinese hanno cercato di recuperare aumentando il carico sull’ala posteriore“ – ha proseguito Rosberg – “Ma con le regole attuali l’ala posteriore non è grande quanto gli servirebbe. Hanno bisogno di trovare del carico, ma utilizzare in questo modo l’alettone può anche essere controproducente: aumentare il carico vuol dire infatti aumentare anche la resistenza all’avanzamento”. “Non è questa la strada giusta. Devono cercare di ottenere più carico aerodinamico da altre zone della monoposto, come ad esempio gli endplate. E’ lì che credo debbano lavorare, ma è chiaro che c’è davvero tanto da fare. E’ un lavoro per il quale occorrerà parecchio, e con una Mercedes così forte non è certo una situazione fantastica”, ha detto poi il #6, secondo il quale la Ferrari sarebbe in procinto di portare in pista un’ala posteriore completamente rivista per ovviare a questo problema.
Un problema che secondo Nico Rosberg potrebbe oltretutto ripresentarsi anche a Baku. “La Ferrari potrebbe andare molto forte nelle piste in cui ci sono lunghi rettilinei” – ha continuato il tedesco – “Ma non sono sicuro che andrà bene a Baku perché la parte centrale della pista è piena di curve lente: è difficile quindi capire se quello azero possa essere un circuito favorevole per la Ferrari”. “Per il momento, se dovessi fare dei pronostici metterei la Mercedes davanti a tutti su qualsiasi circuito. Anche a Barcellona“, ha concluso infine il #6.