Dando una distratta occhiata alla classifica generatasi al termine della prima sessione di prove libere del GP del Belgio, si potrebbe essere indotti a pensare che, forse, tutti i proclami sul fatto che SPA-Francorchamps potesse essere una pista “Mercedes” fossero un tantino fuori luogo. D’altronde c’è Kimi Raikkonen in prima posizione, no?
Ma ad un’analisi più attenta, invece, si noterebbe come la realtà sia un tantino diversa. E si capirebbe che la Ferrari rischia di dover davvero sudare le proverbiali sette camicie per mettersi dietro le W08 Hybrid. Perché sì, il giro più veloce al termine di queste FP1 lo ha effettivamente messo a segno Kimi Raikkonen in 1’45″502, ma Lewis Hamilton – che nei primi minuti è sceso in pista con l’HALO – ha chiuso la sessione staccato di soli 53 millesimi dal tempo del finlandese, grazie al suo 1’45″555. L’unica differenza è che Raikkonen il suo giro lo ha messo a segno calzando le Pirelli UltraSoft, la mescola più performante tra le tre a disposizione dei piloti del Circus nel corso di questo weekend, mentre Hamilton il suo passaggio lo ha chiuso con le Pirelli Soft, che invece sono il compound meno veloce dell’intero fine settimana. Ovviamente – prima di gridare alla disfatta, alla debacle, al fallimento e via dicendo – non si conoscono le mappature, i carichi di benzina e neppure quanto effettivamente i piloti abbiano pigiato sull’acceleratore, e c’è quindi tempo e modo per avvicinarsi alle prestazioni delle Mercedes. Che però, almeno con Hamilton, sembrano aver già messo in chiaro cosa possono essere in grado di fare su una pista di motore come SPA-Francorchamps, dove nelle FP1 il leader del Mondiale Sebastian Vettel si è accontentato del 3° posto, girando in 1’45″647. Si è lavorato molto nel box Ferrari nel corso di questa prima sessione, specialmente per mettere a punto la sospensione anteriore, sulla quale nella giornata di ieri è spuntato il famigerato terzo elemento.
Appena ai piedi del podio virtuale troviamo le due RedBull, con Verstappen a precedere per 50 millesimi Daniel Ricciardo. Le due RB13 si tengono per ora dietro l’altra W08 Hybrid, quella di Valtteri Bottas, che ha chiuso in 1’46″424 e che si è resa protagonista di una strana uscita di pista – sostanzialmente il finlandese è finito nella ghiaia per far passare un’altra auto – in uscita di Curva 14. Buon 7° è Sainz con il suo 1’47″446, che gli permette di tenersi dietro Ocon, Kvyat e Vandoorne, che almeno in queste FP1 riesce a portare una McLaren nei primi 10.
Fuori dalla top ten troviamo invece Jolyon Palmer in 1’47″930, crono che gli consente di precedere per circa un decimo Hulkenberg e per oltre 3 decimi Fernando Alonso, anche oggi alle prese con problemi tecnici sulla sua MCL32: l’asturiano prima ha dovuto fare i conti con un calo di potenza – poi risolto – della sua PU, e poi si è ritrovate con il DRS che, una volta azionato, non si richiudeva una volta terminati i rettilinei. Solo 14° è per ora Perez, con il suo 1’48″452, davanti a Stroll ed alla coppia delle Haas, con Magnussen davanti a Grosjean per soli 11 millesimi. 18^ e 19^ posizione poi per le due Sauber, con quella di Ericsson a precedere addirittura di 1″1 la vettura gemella di Wehrlein. Fanalino di coda, per via di un crash piuttosto violento avvenuto nei primi minuti della sessione all’uscita di Malmedy, è Felipe Massa, tornato al volante dopo la labirintite accusata in occasione del GP d’Ungheria: il brasiliano ha 3 giri all’attivo in queste FP1, ma non è riuscito a mettere a segno neppure un passaggio cronometrato.
Ecco la classifica completa al termine delle FP1: