Ha vinto 5 edizioni del GP sin dal suo esordio nel 2007, e Lewis Hamilton sembra intenzionato a ribadire il suo dominio in terra canadese anche nel corso di questo weekend. Sono sue infatti le prime Prove Libere dell’edizione 2017 del Gran Premio di Montreal e, per quanto poco esse possano aver detto sulle reali forze in campo, la prima posizione del #44 dimostra sicuramente uno stato di forma migliore di quello messo in mostra a Monaco.
L’inglese infatti, unico a rompere finora il muro dell’1’14”, ha chiuso le FP1 – caratterizzate, come sempre quando si tratta di circuito semi-permanente, da un asfalto molto sporco e da un bassissimo grip – con il tempo di 1’13″809, che gli è stato sufficiente per distanziare di 198 millesimi Sebastian Vettel, pronto anche stavolta a far sentire il fiato sul collo all’inglese della Mercedes nonostante un testacoda senza conseguenze in Curva 2. Dietro i due principali duellanti per l’Iride si piazza poi Valtteri Bottas, a sua volta capace con il suo 1’14″046 di tenersi dietro per poco meno di due decimi il connazionale Kimi Raikkonen, che come Vettel è stato autore di un testacoda nella prima fase della sessione.
Appena dietro alle due Mercedes ed alle due Ferrari si piazza poi il due Force India, con Perez a precedere Ocon: le due VJM10, equipaggiate per questo GP con due PU Mercedes “fresche”, sono riuscite a tenersi dietro sia la RB13 di Max Verstappen con il suo 1’14″861 sia la FW40 di Felipe Massa, a sua volta in grado di piazzarsi davanti a Daniel Ricciardo. L’australiano è stato però costretto a lungo nei box a causa di un problema tecnico sulla sua monoposto, che non ha permesso al #33 di completare il lavoro prefissato per queste FP1. Chiude poi la Top ten virtuale Daniil Kvyat, con il suo 1’15″658 che lo porta ad oltre 1″8 dalla vetta della classifica.
Appena fuori dai primi 10 troviamo poi Stoffel Vandoorne, primo dei piloti ad accusare oltre 2″ di ritardo dal miglior tempo di Hamilton. E’ comunque una prestazione positiva la sua, visto che è riuscito a tenersi dietro le Haas di Magnussen e Grosjean, rispettivamente 12esima e 14esima a stringere in una morsa Lance Stroll, che nel circuito di casa non è andato oltre un 1’16″313 che lo ha portato ad oltre 1″3 dalla prestazione del compagno di squadra. E’ apparso invece un po’ in difficoltà Nico Hulkenberg, con il suo 1’16″473 che gli vale appena la 15esima piazza, ma sicuramente peggio è andata a Fernando Alonso: l’asturiano ha trascorso gran parte della sessione nei box McLaren per quella che era una pausa programmata, ma non appena ha rimesso piede in pista dopo qualche passaggio effettuato nella prima parte della sessione è stato costretto a parcheggiare la sua MCL32 in una via di fuga, a causa di un problema tecnico non ancora identificato.
17° è Marcus Ericsson, che termina le FP1 davanti a Jolyon Palmer – ancora una volta di oltre mezzo secondo alle spalle di Hulkenberg – ed al compagno di team Pascal Wehrlein, al quale riesce a rifilare addirittura 8 decimi. Fanalino di coda, infine, è Carlos Sainz: la sessione del giovane spagnolo è durata giusto il tempo di un installation lap, ovvero il tempo impiegato dalla sua PU Renault ad andare in fumo, costringendolo a concludere in maniera decisamente anticipata le sue FP1.
Ecco la classifica completa al termine delle FP1: